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Banche d'Europa: quali le migliori, le più affidabili, le più innovative

Le più recenti classifiche internazionali fotografano una realtà in evoluzione, fra colossi in difficoltà e istituti di credito più orientati al digitale, sia in Italia che in Europa. Ecco chi si distingue, per efficienza e servizi innovativi

Banche d'Europa: quali le migliori, le più affidabili, le più innovative
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La buona notizia è che nella classifica dei migliori istituti di credito a livello europeo stilata da S&P Global Market Intelligence, per i loro risultati relativi all’efficienza di gestione, figurano cinque banche italiane, anche se non in vetta. Il report ha preso in esame le performance del secondo trimestre 2023 di 32 istituti di credito che operano nel Vecchio Continente, passando al setaccio i dati relativi al cosiddetto “cost income ratio” (il rapporto tra costi operativi e il margine di intermediazione, in pratica i ricavi). Risultato: primo posto per una banca turca, secondo per una norvegese e terzo per una svedese. Ci sono però anche altri fattori che incidono sul gradimento da parte degli utenti nei confronti delle banche, secondo quanto emerge da un’altra ricerca, questa volta redatta dalla rivista Forbes. Quali sono dunque i migliori istituti in Europa, e per quali prestazioni si distinguono in particolare? Vediamo nel dettaglio.

Il concetto di efficienza

Per banca efficiente si intende un istituto in grado di garantire trasparenza nelle tariffe e nelle commissioni, servizi di alta qualità e risposte tempestive alle esigenze dei clienti. Si tratta in linea di massima anche di banche “al passo coi tempi”, che offrono assistenza telefonica, supporto online, e chat in tempo reale. La varietà di prodotti e servizi proposti permette inoltre ai clienti di gestire in modo ottimale le proprie risorse e le proprie operazioni finanziarie, con accesso più semplice e personalizzato a conti correnti e depositi, prestiti e investimenti, risparmiando tempo e fatica.

Le tre più efficienti

Al primo posto troviamo la turca Türkiye Cumhuriyeti Ziraat Bankasi, che si riconferma banca più efficiente d’Europa (o meglio, operante in Europa) con un cost income ratio quasi azzerato tra il primo e il secondo trimestre, grazie a un taglio del 94%. Al secondo, la norvegese Dnb Bank, che si assesta su un valore del 34,6%, seguita da un’altra banca scandinava, la svedese Swedbank, terza con un 36,1%.

Deutsche Bank in difficoltà

Stando all’analisi S&P Global Market Intelligence, a mostrare segnali di difficoltà è Deutsche Bank, il maggiore istituto di credito della Germania in termini di attività, con un rapporto costi-ricavi del 75,62% (+ 4,57 punti percentuali rispetto al trimestre precedente) e un calo degli utili del 27% rispetto all’anno precedente. Più che quintuplicate, rispetto allo scorso anno, le cifre relative ai costi, che hanno raggiunto i 655 milioni di euro. Fra le voci di spesa troviamo in particolare quelle per controversie legali e costi di ristrutturazione legati alla riduzione dei posti di lavoro.

Come si “piazzano” le banche italiane

Si colloca al quarto posto della classifica, e prima fra le italiane, Unicredit: il suo cost income ratio è del 39%, in calo dello 0,3% rispetto ai primi tre mesi dell’anno, e del 10% rispetto a un anno fa. Altro istituto italiano presente nella classifica, al nono posto, è Intesa Sanpaolo con un cost income ratio del 42,19%, in riduzione del 6,6% rispetto allo scorso anno, ma in aumento nel secondo trimestre 2023 per i costi operativi (+1,3%). Tredicesima, Monte dei Paschi di Siena, con un cost income ratio del 46,2%, in calo del 6,6% rispetto al primo trimestre e del 25,9% rispetto allo scorso anno. Scorrendo la classifica, troviamo al quindicesimo posto Banco Bpm, con un cost income ratio del 47,8%. Ventunesimo posto per Bper, con 51,29%.

Solidità, fiducia, strumenti finanziari e servizi

Differenti i parametri presi in esame dalla rivista Forbes che ha stilato, in collaborazione con la società Statista, una classifica delle migliori banche in Europa, prendendo in esame 415 banche a livello mondiale in 32 Paesi, con interviste a quasi 50.000 utenti.

In particolare, per l’Europa l’attenzione si è focalizzata su Germania, Francia, Spagna, Inghilterra e Italia, senza tralasciare altre realtà finanziarie di interesse come Austria, Olanda, Belgio, Svizzera, Polonia. Ad essere presi in considerazione, elementi come la solidità della banca (prendendo a riferimento il coefficiente patrimoniale o CET1 ratio, e il numero di dipendenti), la fiducia dei clienti, la tipologia di banca (istituti online, versioni smart, presenza di filiali), gli strumenti finanziari (conti remunerati e deposito, carte di debito, prepagate o di credito), i servizi offerti (dalle app alle piattaforme di investimento o di gestione del risparmio).

Sulla base di tali dati, ad essere preferiti dagli utenti fra i Paesi europei sono risultati gli istituti di credito di nuova generazione, online o smart, quando non realtà ibride, che presentano anche sportelli sul territorio. Tra i primi posti delle singole classifiche, anche banche territoriali più piccole o retail, a dimostrazione di come i clienti ricerchino oggi in un conto corrente soluzioni per semplificare la gestione del proprio danaro e, soprattutto, la certezza di vedere tutelati i risparmi.

Le migliori in Europa

Ma vediamo nel dettaglio la classifica, paese per paese, per chiudere con l’Italia.

Al primo posto in Germania, troviamo la Sparda-Bank Hessen, fondata nel 1887, istituto dalla forte presenza regionale, ma solida e attenta alle esigenze dei clienti; al secondo posto, il Gruppo ING Bank, banca olandese con sede ad Amsterdam, presente anche in altri Paesi e che ha puntato su un’ampia offerta di servizi retail, con una risposta elevata da parte dei clienti; terza N26, che deve il successo all’idea di creare un conto completamente smart, gestibile dal cellulare, con costi competitivi e massima flessibilità.

In Francia le prime posizioni sono occupate da realtà online e da istituti di credito con dimensioni più piccole, come N26, Boursorama Banque e Monabanq. Per quanto riguarda N26, al connubio tra solidità finanziaria e tecnologia, si affianca anche una app multilingue e un customer service in francese; nata dal progetto della banca Société Générale, la Boursorama Banque, fornisce un sistema online banking innovativo, con una diversificazione dei servizi: dal conto bancario all’accesso al credito, dagli investimenti online alle assicurazioni; Monabanq Company Stats, è stata invece tra i primi istituti di credito retail a permettere nel 2014 l’apertura di un conto corrente in pochi minuti e senza dimostrazione reddituale.

Situazione analoga anche in Spagna, dove sono tre istituti di credito online, N26, Revolut e Openbank, ad occupare le prime tre posizioni. N26 è stata apprezzata per la presenza di diverse tipologie di abbonamenti, adatti a tutte le categorie di soggetti, oltre alla possibilità di utilizzare il conto anche per attività da freelance con e senza partita IVA, tramite lo sviluppo di servizi business; per Revolut, la possibilità di combinare un’offerta di servizi bancari con quelli fintech: dalle carte di debito ai pagamenti multivaluta, fino agli investimenti sui mercati e sulle criptovalute; Openbank combina una diversificazione di prodotti finanziari online con l’opportunità di utilizzare i servizi degli oltre 4.500 sportelli del Gruppo Santander, di cui fa parte, mix apprezzato da giovani e famiglie, ma anche da pensionati che cercano un prodotto flessibile e sicuro.

In Gran Bretagna, nelle prime tre posizioni della classifica si trovano però le cosiddette challenger bank, ovvero tre banche al dettaglio: si tratta di First Direct, dal 1992 parte della HSBC, che ha basato il suo successo su un servizio di online banking, formato da una piattaforma Internet e un supporto bancario telefonico; a seguire Starling Bank, che ha ottenuto un buon riscontro dai clienti per la presenza di servizi al dettaglio per privati e aziende e ha dimostrando forte solidità, grazie anche a un’alta redditività (oltre 44,9 milioni di sterline di utile nel 2022). A chiudere la classifica, Banca Monzo, fra le prime realtà smart nel Regno Unito, gestibile attraverso una app mobile. L’unione fra tecnologia, finanza e sicurezza ha procurato all’istituto oltre un milione di clienti.

Le migliori in Italia

Venendo al nostro Paese, tra le prime dieci banche nella classifica in Italia di Forbes, troviamo alcuni istituti online. Inoltre, a differenza di quanto visto in precedenza, non compaiono i principali gruppi bancari, come Unicredit e Intesa Sanpaolo.

Il primo posto è stato infatti acquisito da illimity Bank, istituto di credito milanese specializzato nell’offerta di servizi finanziari alle piccole e medie imprese italiane, inclusi finanziamenti e soluzioni bancarie su misura. Quotata sulla Borsa di Milano, segmento FTSE Italia Mid Cap ed FTSE Italia Star.

Seconda Revolut, altra banca digitale che offre servizi finanziari innovativi, come pagamenti internazionali senza commissioni e cambio valuta spesso a costo zero; fra gli altri servizi, bonifico istantaneo (sempre gratuito), servizi di investimento in criptovalute, ETF ed azioni.

In terza posizione Fineco Bank, istituto di credito emiliano conosciuto per la sua piattaforma di trading online e per la vasta gamma di servizi finanziari, tra cui conti correnti, conti investimento e conto trading, con relativi strumenti digitali a disposizione del cliente.

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