
Inserito tra gli emendamenti alla legge di Bilancio 2025, il Bonus si pone l'obiettivo di svecchiare i parco elettrodomestici degli italiani, incentivando la sostituzione e il passaggio a dispositivi di classe energetica superiore.
Una misura che, è bene ricordarlo, si distacca dal già noto "Bonus mobili ed elettrodomestici", che consente al contribuente di fruire di una detrazione Irpef del 50% su un tetto massimo di spesa di 5mila euro per comprare mobili o grandi elettrodomestici ma esclusivamente qualora tale acquisto sia connesso a una ristrutturazione edilizia. In questo caso l'incentivo è dedicato quindi alla compravendita di frigoriferi e congelatori almeno di classe energetica F, lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga almeno di classe E e forni almeno di classe A, oltre che ad apparecchi di cottura (piastre riscaldanti elettriche o forni a microonde) o di riscaldamento/refrigerazione (stufe, radiatori, ventilatori elettrici o dispositivi per il condizionamento).
Il bonus elettrodomestici dovrebbe invece scattare a giugno 2025, in attesa del decreto attuativo che chiarirà al meglio modalità operative e tempistiche. L'incentivo, la cui applicazione definitiva è arrivata col decreto Bollette approvato all'inizio dell'anno, è destinato alle famiglie che vogliano rottamare i loro vecchi elettrodomestici e sostituirli con dispositivi moderni, più performanti ed ecologici. A differenza di altre misure già note dagli italiani, non ci sarà alcun click day: addio, quindi, alle domande preventive, dal momento che per beneficiare dell'incentivo sarà sufficiente rivolgersi a un rivenditore aderente all'iniziativa e richiedere il previsto sconto in fattura.
In precedenza si prevedeva come limite l'acquisto di dispositivi di classe energetica minima B, poi si è pensato di superare questo vincolo per non compromettere eccessivamente la filiera nazionale: l'unico requisito è che l'elettrodomestico risulti fabbricato in Europa. Il bonus non avrà valore retroattivo, ragion per cui potranno beneficiarne esclusivamente i contribuenti che effettueranno la compravendita solo dopo che la misura entrerà in vigore e fino all'esaurimento dei 50 milioni di euro del fondo stanziato dall'esecutivo per quanto concerne il 2025.
L'incentivo sarà erogato una tantum attraverso uno sconto in fattura, per cui il contribuente vedrà applicare una riduzione sul costo del dispositivo, mentre dal canto suo il rivenditore recupererà l'importo come credito d'imposta. L'intero iter sarà gestito direttamente tramite PagoPa, da cui si potrà scaricare il voucher, mentre le verifiche verranno affidate a Invitalia. Il bonus prevede la copertura fino al 30% delle spese sostenute dai contribuenti, con tetto fissato a 100 euro, che sale fino a 200 euro esclusivamente per quei nuclei familiari con Isee fino a 25mila euro.
Lo sconto in fattura è applicabile solo a dispositivi prodotti nell'Unione Europea, e la classe energetica di riferimento dovrà essere obbligatoriamente inferiore a quello che si sta sostituendo.
I contribuenti potranno scegliere tra una vasta gamma di elettrodomestici, tra cui forni, piani di cottura a induzione, frigoriferi, congelatori, lavastoviglie, lavatrici, asciugatrici e altri dispositivi di uso domestico.