Bonus trasporti 2023, il primo settembre sarà il click day

Ritorna il Bonus trasporti con la formula “click day”, le domande potranno essere fatte a partire dalle 8 di mattina del primo settembre. I fondi sono limitati e ciò significa che occorre agire in fretta. Ecco chi può richiederlo e come fare

Bonus trasporti 2023, il primo settembre sarà il click day
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Dopo una breve pausa, ritorna il Bonus trasporti che ha riscosso un notevole successo durante i primi mesi del 2023.

Non ci sono stati nuovi stanziamenti, quelli messi a disposizione sono di fatto pari alle risorse non utilizzate in precedenza e questo restringe la forchetta, motivo per il quale è necessario non mancare l’appuntamento con il “click day” che inizierà alle 8 di mattina del primo settembre 2023.

Il Bonus trasporti è utilizzabile per l’acquisto di servizi di trasporto pubblico interregionale, regionale e locale, oltre all’acquisto di servizi del trasporto ferroviario nazionale.

Chi può richiedere il Bonus trasporti

Il Bonus trasporti è dedicato a chi ha un reddito lordo annuo inferiore ai 20mila euro e consta di un voucher del valore di 60 euro da destinare all’acquisto di abbonamenti annuali, mensili ma anche validi per più mesi.

Ogni richiedente può godere di un solo bonus al mese e, fondi permettendo, la richiesta può essere iterata nel tempo. Va sottolineato che il periodo di validità coincide con il mese solare durante il quale il voucher è stato emesso, anche nel caso in cui si acquistasse un abbonamento parte dal mese successivo.

Come richiedere il Bonus trasporti

Per richiedere il Bonus trasporti è necessario collegarsi all’apposita piattaforma allestita dal ministero del Lavoro e dei Trasporti e accedere mediante Spid o Cie. Dopo avere inserito i dati richiesti viene emesso il voucher che dovrà essere consegnato o comunicato al gestore del servizio pubblico al momento in cui si sottoscrive un abbonamento, sarà quest’ultimo a farsi carico di convertire il buono.

L’utilità del Bonus trasporti

Le cifre relative alle persone che usano quotidianamente i mezzi pubblici sono discordanti e, valutando esclusivamente i dati ufficiali, ci si rende conto che non sono freschissimi: l’Istat ha fornito un report completo relativo all’anno 2017.

Prendendo per buoni tali dati, il 35,5% di chi si muove per lavoro o per studio è un utilizzatore dei mezzi pubblici, con una forte predilezione soprattutto al Nord del Paese.

Questi numeri, ancorché perfettibili, spiegano la generosità con cui il fondo è stato finanziato ai suoi albori, quando la somma totale riversata è stata di 100 milioni di euro, utile al finanziamento di almeno 1,65 milioni di voucher.

Nelle corde del Bonus trasporti c’è anche la questione ambientale: favorire l’uso di mezzi pubblici ha ricadute positive sull’inquinamento e il fatto che l’incentivo

viene riproposto con una certa regolarità (fondi permettendo) si sposta proprio in questa direzione. Si tratta di una misura tesa ad affrontare un problema sociale e non è stupefacente che ottenga un successo di rilievo.

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