Per qualche anno la ristrutturazione delle case era diventato un “Bengodi” con il superbonus 110% e un profluvio di spese detraibili. Abbiamo visto com’è andata a finire per i conti dello Stato. Oggi stiamo tornando alla normalità per i lavori sugli immobili di proprietà, ed è opportuno - nei giorni della dichiarazione dei redditi - verificare quali opportunità sono rimaste.
La più conosciuta tra le agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione sulla casa è quella che consisteva in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare delle stesse non superiore a 48mila euro I lavori sulle singole unità immobiliari per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono i seguenti:- Interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Non sono ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria (spettanti solo per i lavori condominiali).
- Interventi per il ripristino dell’immobile danneggiato dopo eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
- I lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche.
- Interventi per prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Per “atti illeciti” si intendono quelli di rilievo penale (per esempio furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato comporti la lesione di diritti).
- I lavori finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell'inquinamento acustico.
- Gli interventi per risparmio energetico, con riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili.
- Le opere per l'adozione di misure antisismiche, in particolare per la messa in sicurezza statica.
- Gli interventi di bonifica dall'amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici.
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