Condomini, villette e 110%: cosa sta per succedere

Il Superbonus 110% è destinato a entrare in una nuova fase entro il 2023 e ancor di più il prossimo anno: ecco le differenze tra condomini, villette e le altre abitazioni e il tema legato alle proroghe

Condomini, villette e 110%: cosa sta per succedere
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Tra proroghe e scadenze quasi imminenti, il Superbonus 110% per i lavori su villette, abitazioni unifamiliari e condomini subirà dei cambiamenti i cui contorni devono essere ancora definiti con certezza ma sembra quasi certa una strada nuova rispetto a quella imboccata nel luglio di tre anni fa.

Quali sono le scadenze

Come abbiamo visto sul Giornale, il prossimo 30 settembre segnerà la scadenza del 110% per i lavori degli immobili appena menzionati: per quella data, i lavori in corso dovranno aver raggiunto almeno il 30% del computo complessivo perché si tratta di opere già in essere da molto tempo che dovranno essere completate in breve tempo. L'Enea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie) ha spiegato che ormai si tratta degli ultimi cantieri visto che gli investimenti mensili toccano quota 200 milioni rispetto al miliardo del recente passato. Sulle villette e le case unifamiliari, invece, fino al 31 dicembre si potrà chiedere un Superbonus al 90% come deciso dal governo alla fine del 2022 a patto che si possa intervenire soltanto sulla casa principale e per i redditi che non superano 15mila euro l'anno.

Cosa è destinato a cambiare

Le vie del superbonus cambieranno radicalmente dal 2024 a partire dall'incentivo per le villette che non sarà più, come ricorda IlSole24Ore, al 110% bensì al 70%. Situazione diversa per i condomini che dopo aver avviato i cantieri avranno un incentivo del 90% per tutto l'anno in corso mentre per chi è riuscito a sfruttare le deroghe del decreto Aiuti quater (Dl n. 176/2022), il 110% si allunga fino a fine anno ma potrebbe non essere più disponibile dal 2024. Per questo motivo, chi riuscirà ad anticipare il pagamento potrà sfruttare la formula piena o quella leggermente depotenziata visto che dal prossimo anno, in ogni caso, si passerà al 70%.

Cosa succede con le proroghe

L'Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance), ha chiesto di poter prorogare alcune scadenze a causa del rallentamento ma soprattutto degli ingenti danni che ha provocato il maltempo su alcune zone d'Italia dalla primavera ai giorni scorsi: ecco che la richiesta è di allungare il 110% per i lavori condominiali fino alla fine del 2023 così da agevolare i lavori e i consumatori pur se si verrebbero a creare "code" più lunghe di quelle attuali. Discorso simile anche per le villette ma tutto dipende da quanto denaro verrà stanziato con la Legge di Bilancio in fase di costruzione.

Secondo le prime indicazioni, una rimodulazione del Superbonus per il 2024 dipenderà essenzialmente dalla delega fiscale e dalla revisione del Pnrr con nuovi fondi affinché possa essere portato al 100% ma soltanto per le famiglie i cui redditi sono medio-bassi.

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