Controversie con il fisco, ecco il nuovo modello per chiuderle in maniera agevolata

È stata inserita l'opzione per la rateazione mensile e modificato il calendario dei versamenti delle prime tre rate. Le nuove scadenze sono state fissate per il 30 settembre 2023, 31 ottobre 2023 e 20 dicembre 2023

Controversie con il fisco, ecco il nuovo modello per chiuderle in maniera agevolata
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Per recepire le modifiche normative l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato il modello dedicato alle controversie con il fisco. Nello specifico è stata inserita la possibilità di rateizzare mensilmente i pagamenti. Inoltre anche il calendario dei versamenti delle prime tre rate è stato aggiornato. Le scadenze da tenere in considerazione sono il 30 settembre 2023, il 31 ottobre 2023 e il 20 dicembre 2023

Il nuovo modello

Le controversie con il Fisco verranno gestite attraverso nuove regole da seguire, già nel mese di febbraio era stato pubblicato uno schema dedicato. Le novità introdotte includono anche tutte le istruzioni per recepire le modifiche. Uno dei cambiamenti più importanti riguarda l’aggiornamento della piattaforma per la trasmissione telematica delle domande di rateizzazione. Sul tema decreto Bollette è stato posticipato il termine ultimo per aderire alla rateizzazione. Nello specifico la scadenza di conferma alla misura è stata spostata dal 30 giugno al 30 settembre 2023.

Le controversie

Per quanto riguarda le controversie quelle che possono essere chiuse tramite agevolazione vengono prese in considerazione quelle che fanno riferimento alla giurisdizione tributaria in cui l'Agenzia delle Entrate è considerata parte del processo. Le stesse devono essere pendenti all'1 gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio. Le liti pendenti considerate sono quelle in cui l’atto introduttivo del giudizio in primo grado è stato notificato alla controparte entro l'1 gennaio 2023. Inoltre il processo non dev’essersi concluso in via definitiva alla data di presentazione della domanda.

La scadenza

Per quanto riguarda la scadenza del 30 settembre ogni controversia tributaria autonoma dev’essere presentata tramite una domanda di definizione distinta all’Agenzia delle Entrate. La stessa data vale come termine per il versamento dell'intero importo dovuto o della prima rata da saldare. È possibile pagare per cifre che vanno oltre i 1.000 euro e al massimo si può dividere in 20 tranche a condizione che siano dello stesso importo attraverso una rateizzazione trimestrale per le rate successive alle prime tre.

Oppure è possibile pagare la cifra da versare in 51 mensilità dopo aver già versato le prime tre rate. Quest’ultima opzione prevede l’inizio della regolamentazione del saldo a partire da gennaio 2024 per un totale di 54 rate.

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