Energia elettrica, conto alla rovescia per il mercato libero | La guida

Il primo luglio cambia tutto, o quasi. Ma pochi italiani lo sanno

Energia elettrica, conto alla rovescia per il mercato libero | La guida
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Sono gli ultimi giorni per il mercato tutelato dell’energia elettrica. Il primo luglio cambia tutto, o quasi. Ma pochi italiani lo sanno. Così almeno è quanto emerge da un’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Bilendi: un consumatore su 4, ovvero 11 milioni di individui, nemmeno sa del termine del regime di maggior tutela. Altro dato curioso è quello relativo ai 4,5 milioni di italiani che addirittura dichiarano di non sapere nemmeno se il loro contratto sia in regime tutelato o nel mercato libero.

Che cosa fare?

Ma che cosa succede dal primo luglio?

  • i clienti domestici NON vulnerabili, che non avranno sottoscritto un'offerta con un venditore del mercato libero, passeranno automaticamente, senza alcuna interruzione di fornitura, al Servizio a Tutele Graduali (STG) con l'esercente di riferimento identificato in fase d'asta, a seconda del territorio nazionale. Le condizioni contrattuali ed economiche del Servizio a Tutele Graduali sono definite dall’ARERA, l'Autorità che vigila sul settore dell'energia, anche sulla base degli esiti delle procedure concorsuali; il regime transitorio gestito da STG avrà una durata temporanea, poco meno di 3 anni, e garantirà ai clienti una tariffa indicizzata, quindi legata all’andamento del prezzo delle materie prime;
  • i clienti domestici vulnerabili, individuati ai sensi della normativa, potranno continuare ad essere serviti a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall'Autorità.

Ma chi sono i clienti “vulnerabili”? Gli over 75, i percettori di bonus elettrico o utilizzatori della legge 104, chi ha un’apparecchiatura medicale salvavita a energia elettrica, chi abita in una zona colpita da eventi calamitosi o in un’isola minore non interconnessa.

L'autodichiarazione

Chi fa parte della platea dei clienti “vulnerabili”, per continuare ad avere le condizioni previste dal mercato tutelato, dovrà presentare l'autodichiarazione e inviarla tramite uno dei seguenti canali:

  • via email all'indirizzo allegati@servizioelettriconazionale.it
  • via web, attraverso la pagina invio documentazione
  • via posta secondo i canali indicati sulla bolletta Arera ha previsto un percorso graduale per dare la possibilità a ciascuno di scegliere l'offerta sul mercato libero più adatta alle proprie esigenze, assicurando al contempo la continuità della fornitura e adeguati obblighi informativi in capo ai venditori.

I meno informati

In questa fase di transizione i meno informati in merito alla fine del regime di maggior tutela – si legge nell’indagine realizzata da Facile.it – sono risultati essere gli under 34, tra i quali la percentuale supera il 36% e i residenti del Centro Italia (33%). Curioso notare come si abbia meno consapevolezza di questa scadenza nei centri di medie dimensioni (29% per comuni tra i 30mila e i 100mila residenti), rispetto alle grandi città (26%). I più informati sono i consumatori che risiedono nei piccoli comuni (qui solo il 23% dichiara di non sapere della fine del tutelato). L’indagine ha anche fotografato i comportamenti adottati dagli italiani in vista di questo storico passaggio.

Sebbene la maggior parte degli intervistati abbia dichiarato di essere già passato al mercato libero, quasi 3 milioni di persone ora nel mercato tutelato, pur consapevoli del termine, non hanno ancora deciso come comportarsi. I più confusi risultano essere i 55-64enni, tra i quali la percentuale sale al 16% a fronte di una media nazionale del 10%. Cosa hanno intenzione di fare gli italiani da qui al 30 giugno? Tra chi è nel mercato tutelato il 23% ha intenzione di passare al libero, mentre poco più della metà del campione ha detto che rimarrà nel regime di maggior tutela così da entrare automaticamente nel nuovo sistema di tutele graduali.

Ma c’è anche chi ha intenzione di fare il percorso inverso; poco più di 2 milioni di italiani hanno dichiarato di voler tornare al mercato tutelato prima della sua fine, così da usufruire delle tariffe del servizio a tutele graduali.

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