Televisione, Borsa, mattone. Beppe Convertini: “Sogno un agriturismo in Puglia”

Il conduttore televisivo racconta il suo rapporto con il denaro a IlGiornale.it e ci confida che, come per molti italiani, anche per lui il miglior investimento è il “mattone”

Beppe Convertini
Beppe Convertini

Attore, modello, conduttore radio e tv, Beppe Convertini ha spaziato, nel corso della sua carriera, dal cinema al teatro ai programmi televisivi, passando per la radio, fino ad approdare alla conduzione di Linea Verde su Raiuno, programma particolarmente apprezzato dal pubblico, anche per il suo stile garbato e familiare. Terminato l'attuale impegno con Azzurro. Storie di mare, in onda sempre su Raiuno, dalla prossima stagione televisiva sarà uno dei volti di Unomattina In Famiglia, insieme a Ingrid Muccitelli e Monica Setta. Ha di recente pubblicato il libro Paesi miei. In viaggio con Linea Verde alla scoperta delle tradizioni d'Italia, edito da Rai Libri, in cui ripercorre alcune delle esperienze più significative del programma. Questa volta però, lo incontriamo non per parlare di eccellenze culturali, ambientali ed enogastronomiche del nostro Paese, ma del suo rapporto con l’economia. Argomento che peraltro conosce bene, visto che ha conseguito la laurea proprio in questa disciplina.

Finanza ed economia sono temi che l'appassionano?

"Mi appassionano perché fin da bambino guardavo tutti i telegiornali: mi piaceva confrontarli e mi piaceva in particolare seguire Tg Economia, ed era per me affascinante conoscere i valori della Borsa di Milano, di quelle europee, di Wall Street e delle borse asiatiche naturalmente, anche se non investo in Borsa. Mi piace però tenermi informato sui temi legati all’economia italiana, sul suo andamento, così come più in generale su quella mondiale".

In questo riaffiorano i suoi studi economici…

"Sì, ho studiato Economia e Commercio, forse anche per quello mi è rimasto l’interesse per questi argomenti, che mi hanno comunque sempre affascinato sin da bambino".

C’è qualcuno in ambito familiare più orientato agli investimenti?

"Provengo da una famiglia in cui sia i nonni materni che paterni erano contadini. Ho perso mio padre nel 1990 avevo 17 anni e mia madre impiegò due anni per ottenere la pensione di reversibilità perché non si trovavano tutti i contributi versati, anche perché i datori di lavoro di mio padre, lui era un camionista, non li avevano versati, per cui direi proprio che per gli affari siamo negati!"

Si occupa direttamente dell'amministrazione o la delega ad altri?

"Io seguo interamente tutto quello che mi riguarda, anche se non ho particolari affari o investimenti da curare. L’unica cosa che ho ritenuto importante per me come investimento è stato l’acquisto della mia casa. Perché comunque vengo dal Sud Italia, dalla provincia pugliese, dove possedere un’abitazione propria è ancora uno dei valori fondamentali, pagando anche un mutuo per lungo tempo, ma almeno sai che rimarrà a te e che può aumentare di valore nel tempo".

Una lunga gavetta, la popolarità con Linea Verde e ora l'approdo a Unomattina In Famiglia. Come vive il successo?

"In effetti ho fatto una lunga gavetta. Sono partito, non dico con la "valigia di cartone", ma quasi. Studiavo all’Università e già da ragazzo avevo fatto le prime esperienze nel mondo dello spettacolo, partecipando come comparsa agli spettacoli del Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, la mia città, poi ho fatto il modello per tanti anni, inseguendo sempre la mia passione, quella di fare l’attore e il conduttore. Continuo a fare questo lavoro con grande piacere. Ho avuto l’onore e la fortuna di condurre un programma visto da milioni di italiane e italiani, di girare il nostro Paese per raccontarne le bellezze artistiche, storiche, culturali e paesaggistiche, e le eccellenze enogastronomiche. Poi, naturalmente, la provincia: laboriosa, autentica e generosa; insomma quel Made in Italy apprezzato dappertutto. L’Italia è davvero il posto più bello del mondo. Quanto alla popolarità, penso che quando si riesce a raggiungerla debba essere messa al servizio degli altri, facendo quindi delle cose che possono essere utili agli altri. Io mi spendo in tante campagne per il sociale e credo che altrimenti non avrebbe senso essere popolare".

Che rapporto ha con il denaro?

"Ricordo che per pagare le bollette, mancando papà che manteneva la famiglia, abbiamo dovuto rompere il salvadanaio e quindi in generale cerco di fare attenzione. Quando si vivono momenti in cui è difficile mettere insieme il pranzo con la cena, si è portati a dare sicuramente valore al denaro. Del resto noi abbiamo sempre lavorato: anche da ragazzino, d’estate, andavo a lavorare, per guadagnare i soldi per poi comprare i libri per la scuola. L’infanzia come l’ho vissuta nella mia famiglia mi ha dato l’imprinting per dare un valore reale alle cose, non solo al denaro, ma alle cose importanti della vita in generale".

Il denaro dà la felicità?

"Ci sono stati momenti molto complicati, come accade nella vita di tutti noi. Poi facendo un lavoro molto particolare come il mio, non sempre si lavora, e dovendo occuparsi della famiglia, perché io ho mia madre cui badare, due sorelle, nove fra nipoti e pronipoti, insomma ci si deve occupare di tutta la famiglia, ed è in quei momenti che ti rendi conto del valore del denaro, anche se poi la cosa più importante in assoluto per me resta la salute, perché quando tu stai bene riesci a lavorare e puoi occuparti dei tuoi cari. Il denaro ha un valore relativo, perché poi tutti ci si può aiutare. In famiglia c’è un certo senso di solidarietà, che è fondamentale, che poi è alla base dell’economia italiana: non dimentichiamo il ruolo delle nonne e dei nonni, che riescono con le loro pensioni a sostenere tante famiglie".

Più generoso o parsimonioso?

"Direi più generoso, anche perché mi piace fare in modo che gli altri siano felici, mi piace godere della felicità altrui. E comunque credo di essere più generoso con gli altri che con me stesso".

Ricorda cosa ha fatto con i primi guadagni legati ad un contratto importante?

"In realtà ho sempre pensato a mettere dei soldi da parte per comprare casa, è stato quello il mio obiettivo primario".

Quali sono stati i suoi investimenti?

"In effetti non ho preso in considerazione nessun investimento in particolare, perché il mio obiettivo era appunto quello di comprare casa, e poi dovendo pagare un mutuo che mi avrebbe impegnato molti anni. Come tanti italiani l’investimento principale, alla fine è stato il classico 'mattone' ".

Se invece dovesse pensare ad altro tipo di investimento, quale sarebbe?

"Mi piacerebbe realizzare un piccolo agriturismo, magari in Puglia, recuperando dei trulli dove io occuperei una parte con i miei animali, i miei cani, il mio orto. Sarebbe un sogno molto bello da realizzare, un modo per vivere immerso nella natura, cercando di ricavarne anche un profitto".

Che cosa pensa delle Criptovalute?

"Devo dire che non conosco molto il mondo delle criptovalute, anche se ho cercato di approfondire l’argomento. Tutto ciò che non è tangibile, almeno per il mio carattere e il mio modo di essere, non lo trovo una forma di investimento che mi attrae, anche se sono in molti a ritenerlo interessante. Io non sono propenso, ma perché magari non amo il rischio".

Circa gli Nft, le opere d’arte virtuali?

"Direi che un’opera d’arte preferisco andarmela a vedere in un museo. Non è un genere di investimento che fa per me, anche se noto che sono in molti ad apprezzare questa forma di investimento, sicuramente per ragioni ben precise".

Shopping fisico o online?

"Fisico. Lo shopping online non mi interessa molto perché io sono per il contatto diretto. Anche nella scelta di un oggetto che devo regalare (o regalarmi), che sia un capo di abbigliamento o altro, preferisco toccare con le mie mani".

Bene rifugio?

"La casa. So di sembrare un po’ monotono e forse anche “antico” in questo, ma credo che infondo faccia parte di un certo retaggio culturale. E comunque non mi dispiace in questo caso di essere “antico”. Trovo bello portare avanti quelli che sono i valori della nostra terra, della nostra cultura. So però che tanti sono riusciti a diventare anche molto ricchi, investendo su vari fronti. Perché poi nel campo degli investimenti bisogna si ragionare, ma anche avere fiuto e saper riconoscere ciò che può poi portare un giusto ritorno economico. Ci sono grandi donne e grandi uomini, a capo oggi di importanti aziende o di multinazionali partiti dal nulla: esempi straordinari, ma si tratta appunto di menti con particolari peculiarità in questo campo".

Si considera soddisfatto rispetto alla sua situazione economica personale?

"Sono contento perché riesco a vivere e far vivere la mia famiglia in maniera serena. E questo è l’obiettivo che ho sempre avuto".

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