Lavoro occasionale e detrazioni: come funziona

Come funziona la detrazione per i redditi da lavoro occasionale

Lavoro occasionale e detrazioni: come funziona
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Una ritenuta d’acconto pari al 20% se gli importi non superano i 5mila euro e l’attività svolta è configurabile come lavoro occasionale.

Le cosiddette “prestazioni da lavoro autonomo occasionali” o “prestazioni occasionali” (vedremo la differenza più avanti) sono disciplinate l’una dall’ex articolo 2222 codice civile dal Decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 convertito in Legge 21 giugno 2017 n. 96 (art. 54 bis) che afferma che “Entro i limiti e con le modalità di cui al presente articolo è ammessa la possibilità di acquisire prestazioni di lavoro occasionali, intendendosi per tali le attività lavorative che danno luogo, nel corso di un anno civile (…) a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro”.

Queste attività, come previsto dalla normativa, sono esenti da imposizione fiscale nel caso in cui non si abbiano altri redditi; inoltre, sino ai 5500 euro per il 20% trattenuto si ha comunque diritto alla restituzione tramite la dichiarazione dei redditi.

Entriamo un po’ più nel dettaglio concentrandosi sul regime delle detrazioni.

Differenze tra le due tipologie

Le differenze sono molto labili e riguardano, prevalentemente, la tipologia di coordinamento a cui è soggetto il lavoratore.

Le “prestazioni da lavoro autonomo occasionali” sono attività a carattere intellettuale e senza vincolo di subordinazione e, soprattutto, contraddistinte dalla non abitualità. Non è necessario, dunque, operare con partita Iva.

Le “prestazioni occasionali“ invece, sono svolte sotto la direzione del committente e possono rientrare nell’ambito dei c.d. voucher lavoro (o buoni lavoro).

Detrazioni

In primo luogo, occorre evidenziare che la modificate le aliquote Irpef previsto dal Decreto Legislativo n. 216 del 30 dicembre 2023, impatta in positivo sulle detrazioni spettanti per il lavoro occasionale in quanto è ridotta proprio l'imposta Irpef lorda sulla quale si applica poi la detrazione.

Per quanto riguarda la detrazione per redditi di lavoro occasionale, secondo quanto previsto dall'art.

13 del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi), se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi, spetta una detrazione dall'imposta lorda pari a:

  • 1.265 euro, se il reddito complessivo non supera 5.500 euro;
  • 500 euro, aumentata del prodotto fra 765 euro e l'importo corrispondente al rapporto fra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 22.500 euro, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a 5.500 euro ma non a 28.000 euro.
  • 500 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 22.000 euro.

Nei fatti, dunque, è prevista una no tax area di 5.500 euro con una detrazione è di 1.265 euro, da ricalcolare per redditi più alti.

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