Non hai pagato l'Imu? Ecco cosa succede: tutte le soluzioni per mettersi in regola

La scadenza per versare il saldo era fissata per la giornata di lunedì 16 dicembre: ecco come possono rimediare i ritardatari

Non hai pagato l'Imu? Ecco cosa succede: tutte le soluzioni per mettersi in regola
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Lunedì 16 dicembre è stato l'ultimo giorno disponibile per versare il saldo Imu entro i termini previsti dal regolamento attuale, e come spesso accade i ritardatari non sono pochi: a loro disposizione, comunque, vi sono una serie di soluzioni tra cui poter scegliere per rimettersi in regola ed evitare di incorrere in sanzioni e interessi eccessivamente gravosi.

Chiunque si sia venuto a trovare in una situazione del genere, per una dimenticanza o per qualunque altra motivazione, deve mettere in conto che sarà da affrontare anche una maggiorazione. Una volta oltrepassata la scadenza, il cittadino può decidere di provvedere a saldare il proprio debito in modo autonomo mediante ravvedimento operoso per ridurre la portata delle sanzioni e degli interessi applicati, oppure attendere che gli venga inviata la richiesta di pagamento da parte del Comune di residenza: pure in questa circostanza saranno da pagare sanzioni e interessi, ma in qualche caso è possibile ottenere la possibilità di suddividere in rate il totale dovuto.

Ovviamente prima ci si mette in regola e meno consistente sarà la maggiorazione da affrontare al momento del pagamento. Ma quali sono le tempistiche e le sanzioni previste? Con un ritardo non superiore ai 90 giorni la sanzione è pari al 12,5%, altrimenti si sale fino al 25%. Grazie al ravvedimento operoso, tali sanzioni possono essere ulteriormente ridotte. Questo lo schema per le violazioni successive al 1°settembre 2024:

  • entro 14 giorni dalla scadenza viene applicata una sanzione dello 0,833% (pari a 1/15 del 12,5%), per ogni giorno di ritardo;
  • tra il 15esimo e il 30esimo giorno dalla scadenza la sanzione è ridotta all'1,25% per cento (pari a un 1/10 del 12,5%);
  • tra il 30esimo e il 90 esimo giorno dalla scadenza la sanzione applicata è ridotta all'1,39% (1/9 del 12,5%);
  • tra il 90esimo giorno ed entro 1 anno dalla scadenza viene applicata una sanzione del 3,125% (pari a 1/8 del 25%);
  • oltre un anno ma prima del secondo dalla scadenza la sanzione è ridotta al 3,572% (1/7 del 25%);
  • oltre i due anni dalla scadenza la sanzione è pari al 4,17% (1/6 del 25%).

A ciò si aggiungano, ovviamente, anche gli interessi di mora, calcolati in base ai giorni di ritardo intercorsi tra la data di scadenza del pagamento e quella in cui si salda effettivamente il proprio debito. Per ridurre i danni, quindi, sarebbe consigliabile non andare mai oltre il 90esimo giorno.

Il versamento dell'Imu può essere effettuato tramite F24, bollettino postale, oppure online con PagoPA: è possibile,ovviamente, anche rivolgersi a un intermediario abilitato.

Il modulo va compilato inserendo i corretti codici di tributo e il totale dovuto, incluse quindi sanzioni e interessi, che vanno indicate chiaramente con gli appositi codici. Tra le opzioni da barrare, ovviamente anche la specifica casella "ravv.operoso".

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