Cantieri e lavori in autostrada, nel 2026 cambia il rimborso: ecco come funzionerà

In arrivo dal prossimo anno il rimborso dei pedaggi autostradali in caso di traffico bloccato a causa di lavori e cantieri: ecco come sarà la procedura

Cantieri e lavori in autostrada, nel 2026 cambia il rimborso: ecco come funzionerà
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Un importante passo avanti per la tutela degli automobilisti: a partire dal 2026, i pedaggi autostradali saranno rimborsati in caso di problemi di viabilità dovuti a cantieri e lavori. Presto, dunque, sarà di fondamentale importanza conservare le ricevute di pagamento e tenere a mente le tratte percorse in auto, così da agire in caso di ritardi provocati dai cantieri.

Già adesso, in realtà, esiste una procedura di rimborso. Autostrade per l'Italia (ASPI), infatti, prevede un servizio di cashback pedaggio in caso di ritardi causati da eventuali cantieri presenti nel tratto autostradale. Sia chiaro, il rimborso è previsto solo in caso di lavori, mentre non è riconosciuto se il ritardo è causato da maltempo, incidenti, manifestazioni o traffico. A coloro cui viene riconsciuto il cashback spetta dal 25% al 100% del pedaggio, dipende dalla lunghezza della tratta interessata dal cantiere e, soprattutto, dal ritardo accumulato. Per ottere il rimborso bisogna registrare il numero di targa, o del dispositivo del telepedaggio, e poi inviare la ricevuta del pagamento. Si deve utilizzare l'apposita app, Free to X.

Dal 2026 le cose cambieranno. A partire dal prossimo mese di aprile, sarà messo a disposizione un nuovo sistema di rimborso o di parziare riduzione del pedaggio per coloro che hanno subito disagi o ritardi a causa dei cantieri. A dare la notizia è stata l'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), che ha spiegato come per tratte fino a 30 km sarà previsto un rimborso in caso di ritardi, indipendentemente dai parametri; in tratte dai 30 ai 50 km, invece, bisognerà dimostrare di aver accumulato un ritardo di almeno 10 minuti; superati i 50 km, invece, il ritardo dovrà essere di 15 minuti. Un rimborso del 100% dovrebbe essere riconosciuto in caso di pesanti blocchi della circolazione che superano le 2-4 ore.

La possibilità di ricevere un rimborso è importante, perché il pagamento del pedaggio autostradale dà diritto a un servizio. In caso di disagi, blocchi della circolazione o ritardi, l'utente riceve a tutti gli effetti un disservizio. In caso si verifichi un'eventualità del genere, la prima cosa da fare è verificare che la tratta percorsa sia affidata a un gestore che prevede il rimborso, come ASPI.

Mai dimenticare di conservare la ricevuta del pedaggio, che deve essere associata alla targa dell'auto o al dispositivo di telepedaggio. Una volta registrata la targa o il dispositivo, si deve scaricare l'applicazione e inviare la richiesta di rimborso, specificando la data, la tratta, e l'entità del ritardo.

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