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In pensione dopo i 70 anni: ecco cosa può succedere in Italia

Secondo il rapporto dell'Ocse, l'età pensionabile aumenterà in oltre la metà dei Paesi che aderiscono all'organizzazione

In pensione dopo i 70 anni: ecco cosa può succedere in Italia
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L'età pensionistica media "nei Paesi dell'Ocse passerà rispettivamente dai 63,9 anni e 64,7 anni per donne e uomini che sono andati in pensione nel 2024, ai 65,9 anni e 66,4 anni di chi ha cominciato la carriera nel 2024": è quanto si legge nel "Panorama delle Pensioni 2025" pubblicato dall'Ocse. "Sulla base della legislazione in vigore - si precisa nel documento - l'età normale della pensione aumenterà in oltre la metà dei Paesi Ocse per stabilirsi in una forchetta compresa dai 62 anni in Colombia (per gli uomini, 57 per le donne), nel Lussemburgo e in Slovenia, ai 70 anni o più in Danimarca, Estonia, Italia, Paesi Bassi e Svezia".

Sempre secondo l'Ocse, l'"invecchiamento demografico conoscerà un ritmo sostenuto nel corso dei prossimi 25 anni. Nei Paesi dell'Ocse, per 100 persone tra i 20 e i 64 anni, il numero di sessantacinquenni e più dovrebbe passare mediamente da 33 nel 2025 a 52 nel 2050, quando era invece di 22 nel 2000": "L'aumento - si prosegue nel rapporto - dovrebbe essere particolarmente forte in Corea a rappresentare quasi 50 punti, ma ance in Spagna, in Grecia, in Italia, in Polonia e in Repubblica slovacca, dove dovrebbe raggiungere oltre 25 punti".

Nel documento, inoltre, si legge che "le donne percepiscono pensioni mensili mediamente inferiori di un quarto a quelle degli uomini nei Paesi dell'Ocse. Questo divario è di meno del 10% in Estonia, in Islanda, in Slovacchia, in Slovenia e in Repubblica ceca e di oltre il 35 % in Austria, Messico, Olanda e Regno Unito, per arrivare fino al 47 % in Giappone". Per l'Ocse, "il divario medio tra donne e uomini in materia di pensioni nei Paesi Ocse è diminuito per passare dal 28% del 2007 al 23% del 2024, e questa tendenza dovrebbe continuare".

"Il miglioramento della situazione delle donne senior e il loro equo compenso occupano un posto centrale nei dibattiti sulle riforme delle pensioni, dalla Francia, al Messico, fino alla Germania e al Giappone, per citare solo alcuni Paesi.

In effetti, in numerosi Stati, le pensioni delle donne sono nettamente inferiori a quelle degli uomini e il tasso di povertà delle persone anziane è molto più elevato tra le donne": lo scrive il direttore per l'Occupazione, il Lavoro e gli Affari sociali dell'Ocse, Stefano Scarpetta, nell'editoriale introduttivo del rapporto pubblicato oggi a Parigi. "Se il divario tra i generi è diminuito, passando mediamente dal 28 % nel 2007 al 23% nel 2024 al livello Ocse, le donne percepiscono ancora solo 77 centesimi per ogni euro o dollaro guadagnato dagli uomini".

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