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Portiere condominiale: cosa fa e chi lo nomina

Il portiere è una figura essenziale per la vita di un condominio svolgendo numerosi compiti e funzioni

Portiere condominiale: cosa fa e chi lo nomina

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Portiere condominiale: cosa fa e chi lo nomina

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La gestione di un condominio si compone di tanti piccoli aspetti e cose da fare.

Se da un lato l’amministratore si occupa della gestione amministrativa delle parti comuni di un condominio e di garantire l’esecuzione di quanto stabilito dall’assemblea, un’altra figura essenziale per la “vita quotidiana” del condominio e dei condòmi è quella del portiere.

Ma chi nomina questa figura e quali sono le sue funzioni?

Entriamo nel dettaglio.

Portiere condominiale: chi è e chi lo nomina

Il portiere è certamente una figura caratteristica della vita condominiale, soprattutto nelle grandi città anche se, negli scorsi anni, questa figura sta via via scomparendo a causa dei costi per questa tipologia di servizio.

Il portiere, difatti, è un vero e proprio dipendente con compiti specifici stabiliti dal contratto collettivo nazionale. La sua nomina è compito dell’amministratore di condominio ma può essere fatta solo a seguito di un voto a maggioranza preso dall’assemblea e si configura come atto straordinario di amministrazione o come un’innovazione.

Quali sono i compiti del portiere

Le mansioni di base sono:

  • La vigilanza dell’immobile (di cui abbiamo parlato in un precedente articolo de IlGiorale.It) sorveglianza degli spazi comuni dell’immobile tra cui, ad esempio, l’androne, il portone o l’ascensore
  • La custodia dell’immobile stesso, soprattutto se tra i benefit del ruolo ricoperto vi è l’assegnazione di un alloggio nello stabile dello stabile condominiale;
  • La distribuzione della corrispondenza ordinaria, quindi la posta dei condomini che non viene recapitata nelle rispettive cassette postali (raccomandate e/o di pacchi consegnati a domicilio);
  • L’accensione e lo spegnimento del riscaldamento;
  • Apertura e la chiusura delle porte d’accesso a orari prefissati;
  • Far osservare le direttive dell’amministratore e di quanto stabilito dal regolamento condominiale;
  • La pulizia e la cura delle aree comuni dell’edificio e dell’eventuale giardino o cortile che, in alcuni casi, può essere svolta anche attraverso l’utilizzo di una ditta di pulizie o addetto alle pulizie;
  • La piccola manutenzione del fabbricato per la quale non sia richiesta una specializzazione.

Quanto il portiere è assunto a tempo pieno le ore di lavoro settimanale previste dal contratto collettivo sono 48 e le mansioni sono svolte tra le 7.00 del mattino e le 20.00 di sera. Inoltre è previsto anche il contratto part time per il quale le ore settimanali di lavoro si riducono a 30.

Infine è previsto un periodo di reperibilità al di fuori dell’orario lavorativo da espletare per un massimo di 12 ore settimanali.

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