Primo acconto e dichiarazione Imu, doppia scadenza a giugno, cosa c'è da sapere

Il consueto termine del 16 per l'acconto, essendo un giorno festivo, viene posticipato al 17. Il 30 è invece la data da ricordare per la dichiarazione Imu

Primo acconto e dichiarazione Imu, doppia scadenza a giugno, cosa c'è da sapere
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Sono due le date da segnare sul calendario del mese di giugno per quanto concerne l'Imu: nello specifico, entro il 17 va versato l'acconto mentre il 30 resta il termine ultimo di presentazione della dichiarazione Imu per chi è tenuto a inviarla.

Il primo appuntamento è quello dell'acconto, che deve essere pagato dai contribuenti risultanti in possesso di aree fabbricabili, terreni agricoli, immobili diversi dall'abitazione principale oppure di una prima casa che rientra tra quelle di lusso (categorie A/1, A/8 e A/9). In genere il versamento va effettuato entro il 16 del mese, ma trattandosi di una domenica in questo caso il termine slitta fino a lunedì 17 giugno. Il saldo dell'imposta per quest'anno, invece, rimane come di consueto fissato il 16 di dicembre.

Per alcuni contribuenti, giugno è anche il mese di un'altra importante scadenza, ovvero quella dell'invio della dichiarazione Imu, che a differenza del saldo non va inviata tutti gli anni e non è obbligatoria in ogni caso. Il termine ultimo per presentare la documentazione richiesta rimane quello del 30, pur essendo un giorno festivo.

Come accennato non si tratta di una prassi richiesta a tutti i cittadini, bensì di un adempimento obbligatorio per coloro i quali risultano in possesso di immobili che nell'anno di riferimento, vale a dire quello precedente l'invio della dichiarazione Imu, sono stati oggetto di variazioni rilevanti ai fini del calcolo dell'imposta. Il contribuente è tenuto a inoltrare il modulo anche qualora il proprio Comune non risulti in possesso della documentazione e dei dati necessari a calcolare l'ammontare dell'imposta dovuta.

Un immobile può subire variazioni nel calcolo dell'imposta, ad esempio, quando viene riconosciuto il suo valore storico: in questo caso si subisce una riduzione del 50% dell'imposta dovuta. Qualora ciò accada, dato che l'interesse storico sull'edificio rimane, la dichiarazione Imu va inviata solo una volta.

Per variazioni verificatesi nell'anno 2023 la scadenza rimane inderogabilmente quella di domenica 30 giugno.

La presentazione può essere effettuata di persona, consegnando il modulo direttamente al proprio Comune, oppure spedendo il tutto in busta chiusa tramite raccomandata all’Ufficio Tributi del Comune, indicando sulla busta "Dichiarazione Imu" e anno di riferimento. Il contribuente può provvedere all'invio anche via web attraverso una Pec oppure mediante i serizi messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate tramite un intermediario.

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