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"Aggrediscono gli impiegati". L'allarme allo sportello: cosa succede in banca

La denuncia arriva direttamente dal segretario della Federazione autonoma bancari italiani Lando Maria Sileoni

"Aggrediscono gli impiegati". L'allarme allo sportello: cosa succede in banca

La gestione dei fondi del Superbonus, compresa la delicata questione relativa alla cessione dei crediti, inizia a creare più di qualche nervosismo tra i contribuenti italiani che hanno scelto di ricorrere alla misura.

L'esasperazione, tuttavia, sta finendo per scaricarsi direttamente sui dipendenti delle banche. I casi di aggressione starebbero iniziando a diventare sempre più numerosi, e a finire nel mirino dei cittadini insoddisfatti per il modo in cui le proprie pratiche sono state gestite dagli istituti di credito a cui si sono rivolti sono proprio gli impiegati agli sportelli.

La denuncia arriva direttamente dal segretario della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi). Ospite di Omnibus, trasmissione televisiva in onda sulle frequenze di La7, Lando Maria Sileoni ha commentato con preoccupazione il fenomeno dilagante. "Noi negli ultimi mesi abbiamo registrato e quindi denunciato numerosi casi di violenza personale ma anche fisica da parte dei clienti", racconta il segretario della Fabi, "compiuti ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori bancari in relazione ai problemi, esistenti e concreti, relativi al Superbonus edilizio".

Una situazione oramai fuori controllo e del tutto inaccettabile, sottolinea Sileoni, che annuncia di essere intenzionato a prendere dei provvedimenti in merito: "Presenteremo sistematicamente denunce alla magistratura nelle procure della Repubblica in tutta Italia. Ci tengo a ricordare che chi lavora in banca non ha alcuna responsabilità se l'istituto di credito non eroga i fondi", prosegue il segretario della Fabi.

I problemi connessi ai bonus edilizi sono da ricercare più a monte. "Se la macchina dei crediti fiscali per le ristrutturazioni edilizie si è fermata, lo si deve principalmente alla capienza fiscale delle banche", puntualizza Sileoni, come riportato da Open. "Su 81 miliardi di euro complessivi, già a settembre scorso il settore era arrivato a quota 77 miliardi", aggiunge.

Il che significa che per numerose banche, pur se importanti, gli spazi di manovra sono totalmente inesistenti o, nel migliore dei casi, molto ridotti. "Ecco perché condivido, l'appello dell'Abi e dell'Ance, che hanno chiesto al governo una misura volta ad ampliare proprio la capienza fiscale delle banche", spiega ancora l'ospite.

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