
Superare i limiti di velocità per ben due volte in anno può portare a conseguenze ben più serie di una "sola" sanzione. Si tratta infatti di una violazione aggravata, e questo comporta ben altro tipo di provvedimenti. Lo scopo, ovviamente, non è quello di infierire sugli automobilisti, quanto piuttosto cercare di educarli e dissuaderli dal reiterare il reato. Ecco perché in caso di recidiva - in un arco di tempo di 12 mesi - la punizione è più severa.
Stando a quanto stabilito dall'art 142 del Codice della Strada, se nell'arco di 12 mesi un automobilista supera per due volte il limite massimo di velocità consentito (ossia una soglia compresa fra i 10 km/h e i 40 km/h) allora deve essere applicata una misura accessoria. Non si avrà soltanto una multa da pagare, ma anche scatterà anche la sospensione della patente da 15 a 30 giorni, a seconda della gravità dell'infrazione. Ovviamente la recidiva deve essere accertata e verbalizzata per essere ritenuta tale.
Quando si superano i limiti di 10 - 40 km/h, la sanzione può andare dai 173 ai 695 euro. Con la recidiva si può arrivare anche a 220 euro, fino a un massimo di 880. Vengono poi decurtati tre punti dalla patente per ciascuna infrazione. Quando si supera il limite di oltre 40 km/h, la multa si fa ancora più salata. Può esserci una sospensione più lunga della patente, fino ad arrivare alla revoca.
Ma in che modo le forze dell'ordine riescono ad accertare la recidiva? Nel caso in cui la seconda infrazione venga immediatamente individuata dall'agente in servizio, con tanto di riscontro nel database del ministero che attesta la prima infrazione commessa entro i 12 mesi, si può subito avere la sospensione della patente con comunicazione al Prefetto. Se l'infrazione viene invece rilevata dai dispositivi elettronici, allora interviene subito la prefettura. Si verifica la recidiva, dopodiché scatta il provvedimento di sospensione. Fin quando ha valore la sospensione della patente, non è consentito guidare.
Tutto questo viene fatto per garantire la sicurezza delle strade, specialmente nei centri urbani. Una volta terminato il periodo di sospensione, la patente viene restituita.
Una volta accertata la scadenza del periodo sospensivo, l'automobilista può rientrare in possesso del suo documento. In caso di eventuale azzeramento dei punti, è obbligatorio sostenere di nuovo l'esame teorico e pratico della patente. A sua discrezione, il Prefetto può anche chiedere che vengano eseguiti dei test sul guidatore.