
Fare la spesa è sempre più oneroso per le famiglie italiane. L’Istat calcola che un nucleo di quattro persone spenda in media 9.276 euro all’anno per il carrello, con rincari che superano l’andamento dell’inflazione. Eppure, un margine di risparmio esiste: basta scegliere con attenzione cosa comprare e in quale supermercato. Secondo Altroconsumo, con le giuste strategie è possibile ridurre la spesa fino a 3.700 euro annui.
Prezzi in crescita: +2,2% in un anno
L’indagine condotta da Altroconsumo – che da 36 anni monitora i prezzi sul territorio – ha preso in esame 1.150 punti vendita in 67 città, rilevando 1,6 milioni di prezzi su 125 categorie di prodotti, dall’alimentare alla cura della persona, fino agli articoli per animali domestici. Dai dati emerge che, tra marzo 2024 e marzo 2025, i prezzi sono saliti in media del 2,2%. L’aumento è stato più marcato nei supermercati tradizionali (+2,4%), leggermente più contenuto nei discount (+2,1%) e negli ipermercati (+1,9%).
Oltre l’inflazione: cinque anni di rincari
Dal 2021 al 2025 i prezzi al consumo sono aumentati del 19%, ma il costo della spesa quotidiana è cresciuto ben di più: +24% nei supermercati, +23% negli ipermercati e +26% nei discount. Una corsa che mette in difficoltà milioni di consumatori, già provati dall’aumento del costo della vita.
Quanto si può risparmiare e quali sono le catene più convenienti
Il risparmio massimo stimato per una famiglia di quattro persone è di 3.700 euro l’anno. Anche una coppia può alleggerire il carrello fino a 3.273 euro, mentre un single può arrivare a risparmiare 2.249 euro rispetto alla spesa media. Tra le insegne, il primato spetta a Eurospin, che consente di tagliare di più la spesa scegliendo i prodotti meno cari. Se invece si guarda alle private label, il risparmio maggiore si registra da Carrefour (fino a 3.308 euro annui), seguita da Conad, in particolare Spazio Conad.
La spesa “mista” e i prodotti di marca
Nella pratica, la maggior parte degli italiani alterna prodotti di marca, private label e articoli economici. In questo caso i discount restano imbattibili, con un risparmio medio di 2.838 euro e la classifica guidata da In’s Mercato, seguito da Eurospin e Lidl. Nei supermercati e ipermercati, invece, la convenienza cala drasticamente: appena 208 euro all’anno, con Famila al vertice, davanti a Coop, Conad, Panorama e Tigre.
Per chi predilige esclusivamente i prodotti di marca, il risparmio massimo resta contenuto: 506 euro, soprattutto nei punti vendita Famila e Esselunga.
I punti vendita più convenienti d’Italia
Il podio dei punti vendita più convenienti vede in testa l’Iper Rossetto di Marcon
(Venezia), seguito dall’Iperal di Como e da tre negozi Mega a Pordenone, Udine e Treviso. All’estremo opposto si trovano un Despar di Cagliari e un Sigma di Bologna, considerati tra i meno competitivi a livello nazionale.