CityLife adotta 110 piante e promette: "Non solo cemento, ma anche verde"

L’operazione del Comune conquista i milanesi Cadeo: "Si prendono cura di quello che c’è già". L'università Bicocca s'è presa in carico un esempalre di quercia rossa

Per ora, sono poco più che un boschetto. Ma è comunque un inizio. Centosedici piante della città di cui si prendono cura i milanesi. C’è chi lo adotta per ricordare la figlia scomparsa ancora giovane in un tragico incidente. Come i genitori di Stefania, che hanno piantato un tiglio in largo Marinai d’Italia: lo hanno scelto perché i suoi fiori sbocciano a giugno e sono profumatissimi, si sono occupati loro di acquistare l’albero, posarlo a terra, e il Comune può completamente dimenticarsi della manutenzione, lo curano come quella bella figlia che purtroppo non c’è più. Anche l’università Bicocca si è presa in carico un esemplare di quercia rossa, l’ha piantata in piazza dell’Ateneo nuovo e anche se ci vorrà del tempo, quando sarà diventato enorme darà il benvenuto agli studenti. L’operazione «Adotta un albero» lanciata tempo fa dall’assessorato all’Arredo urbano del Comune ha conquistato anche CityLife, la società che sta facendo nascere i nuovi grattacieli al posto della ex Fiera ha garantito che non ci sarà solo cemento ma anche tanto verde, e per mantenere fin da adesso la promessa con la zona ha preso in carico per due anni la manutenzione di 110 piante che sono state trasferite al Gallaratese per abbellire il centro commerciale e via Mafalda di Savoia. Nella lista dei privati che hanno seguito l’iter (bisogna compilare e presentare la domanda all’ufficio sponsorizzazioni del settore Arredo urbano di piazza Duomo 21, con cui andrà concordato il luogo e la specie da piantare) e hanno ottenuto la cura di un pezzetto di verde della città ci sono anche i proprietari di una palazzina in via Saccardo, zona Lambrate: hanno optato per la Parrotia persica, un albero orientale poco diffuso alle nostre latitudini. Meno originale, ma altrettanto ammirevole, l’adozione di una siepe di nocciolo turco in via Lorenteggio-Giordani, questa volta l’impegno se l’è preso una grossa catena di supermercati.
Mentre si parla dei 90mila alberi che il Comune si è impegnato a piantare per riavere il maestro Claudio Abbado sul podio della Scala, l’assessore Maurizio Cadeo ringrazia dunque «quanti già si stanno prendendo cura del verde che già c’è, e che non va trascurato». Anzi, questa volta sta dalla parte dei comitati dei residenti che stanno facendo un braccio di ferro con le Ferrovie Nord perché non venga abbattuto un filare in via Filarete: «Sarebbe un peccato, si faccia di tutto per salvarli».

Ricorda invece che il Comune sta concedendo più facilmente il logo anche a delle iniziative promosse da brand commerciali, come è successo con Emirates o Coca Cola, «se in cambio si impegnano a piantare del verde in città».

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