CityLife s’inventa la casa più alta d’Italia

Potrebbe essere il primo grattacielo in Italia a uso interamente residenziale. Niente uffici e negozi, ma un albergo ai piani bassi e appartamenti fino a 170 metri. Il mercato cambia e CityLife, la società che sta costruendo nell’area che fu della Fiera, pensa di rivedere i suoi progetti aumentando gli spazi destinati alle abitazioni. Venerdì in consiglio comunale arriverà la variante per consentire di portare la percentuale di edilizia residenziale dal 55 al 70 per cento. «Nessun problema - assicura l’assessore Carlo Masseroli -. A noi interessa che i privati rispettino gli impegni presi, il grande parco, il nuovo museo di arte contemporanea di Libeskind, il Palazzo delle Scintille per i bambini con il centro ricreativo, l’asilo nido e la fermata della linea 5 del metrò. Come poi divideranno il resto tra uffici, appartamenti e albergo a noi non deve interessare. Libertà, è lo spirito del nuovo Pgt». Anzi, più residenziale potrebbe significare un aumento degli «oneri» a carico di chi costruisce, con un maggior incasso per il Comune da destinare magari alla riqualificazione del velodromo Vigorelli. «Se c’è la necessità di maggiore residenza e di meno uffici - spiega l’ad di CityLife Claudio Artusi -, sarebbe incomprensibile irrigidirsi per realizzare uffici destinati a rimanere vuoti». Per ora il mattone di lusso tiene, con appartamenti già venduti tra i 7mila e gli 11.

500 euro al metro a seconda di altezza e affaccio. E con gli uffici che saranno affittati a 350-400 euro al metro. Il Comune, intanto, lancia il concorso per il parco da 170mila mq (come 30 campi da calcio) collegato al parco Sempione e a quello dell’Expo a Rho-Pero.

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