Da stasera al Blue Note suona con il suo gruppo il trombettista e flicornista Clark Terry, che talora anche canta con una piacevole voce sussurrata che gli ammiratori di lungo corso conoscono bene. È un ritorno molto atteso: Terry si è già esibito al Blue Note nel gennaio 2005. Il trombettista è nato a St Louis, Missouri, il 14 dicembre 1920. Ha compiuto da poco 86 anni - la stessa età che oggi avrebbe Charlie Parker - ma non ha perduto nulla della sonorità e del fraseggio che fecero di lui uno dei punti di riferimento del giovane Miles Davis. È un fenomeno quasi miracoloso, se si pensa che la tromba è uno degli strumenti più logoranti per limpegno richiesto al labbro, oltre che ai polmoni. Se a Terry si rivolge qualche domanda sulla sua carriera, risponde sorridendo e con lo sguardo brillante: «La storia del jazz? Lho scritta io». Lo può ben dire. Correva lanno 1939 quando accompagnò con la tromba la cantante di blues Ida Cox e suonò con Fate Marable e con la sua mitica orchestra che si esibiva sui battelli del Mississippi. Poi fu chiamato a prestare servizio militare in marina, ma appena gli fu possibile riprese lattività musicale. Lavorò prima con lorchestra di Lionel Hampton e successivamente con le formazioni di Count Basie e di Duke Ellington, sempre nel ruolo di prima tromba, imponendosi per la duttilità e la bellezza del suono. In seguito fu sodale di altri maestri quali Thelonious Monk, Sonny Rollins, Jay J.
Johnson, Ella Fitzgerald, Oscar Peterson e Max Roach che letteralmente se lo contesero, mentre fondò sempre più spesso complessi suoi partecipando ai maggiori festival mondiali organizzati da George Wein e da Norman Granz.Blue Note
da questa sera fino a sabato (ore 21 e 23.30)
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