Dalla classica al musical Una metropoli che balla

In punta di piedi, come le si addice, la danza approda anche su altri palchi della ribalta milanese con «Milano Aprile Danza» (programma completo su milanodanza.org), una campagna del Comune, finanziata però da privati. Icona degli eventi un'immagine di Jan Saudek sul Purgatorio: una scelta forte, voluta dall'assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, neanche a dirlo, per indurre il pubblico meneghino a cedere alle lusinghe dell'arte coreutica. Notevole il numero di spettacoli, fra cui molte prime, che si svolgeranno nel mese di aprile: 27 coreografi in campo, di cui 10 stranieri, 67 le alzate di sipario, una decina i palcoscenici cittadini coinvolti per un totale di 28 spettacoli che spaziano dalla danza classica alla contemporanea, dal musical al teatro-danza fino all'arte performativa.
Aprile è anche il mese in cui fioriscono alcuni dei festival cittadini dedicati alla danza: da Milanoltre (milanoltre.org), a Uovo (uovoproject.it), da Danae (teatrodellemoire.it) a Exister (exister.it) le migliori rassegne sono ormai in bocciolo e per finire, come lo scorso anno, con una festa, il 29 aprile: anche Milano aderisce, infatti, alla Giornata mondiale della Danza, istituita dall'Unesco nel 1982. Per l’occasione tutti agli Arcimboldi ad applaudire Des Gens qui Dansent, con le coreografie di Jean Claude Gallotta. E mentre La Scala allestisce forse il più classico dei balletti, Il lago dei Cigni (10, 12, 15, 17, 19, 22, 23 aprile) al teatro Ventaglio Smeraldo fino al 20 aprile ecco il musical Hair con la regia di Giampiero Solari e la direzione musicale di Elisa. Il teatro Out Off invece ospita domani, nell'ambito del festival Danae, Maria Donata D'Urso in Lapsus, mentre martedì 8 sarà la volta di I apologize con Gisèle Vienne. Il 12 aprile (alle 18) spazio alla compagnia di improvvisazione di Focus Giovani che alla fondazione Mudima di via Tadino darà vita ad installazioni e performance live.
Il neonato festival «Exister.

Danza nel silenzio» porta invece in scena, mercoledì 16 aprile, Carne alla palazzina Liberty con Juan Diego Puerta Lopez: un ring e sei corpi alternativamente vittime e carnefici, mettono in scena lo strazio muto della guerra.

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