Claudia: «Sono nuda, ma non mi scandalizzo»

Pedro Armocida

da Roma

In genere le colleghe lamentano una totale mancanza di ruoli femminili nel nostro cinema, per Claudia Gerini il problema sembra non porsi, visto che alla Festa del Cinema di Roma è presente in ben due importanti produzioni targate Medusa. L’altro giorno è stata la volta di La sconosciuta di Giuseppe Tornatore, dove è una mamma alle prese con la misteriosa invadenza d’una colf, oggi invece la ritroviamo, con Viaggio segreto di Roberto Andò, nel ruolo di una donna, madre ma soprattutto moglie gelosissima. Il film, liberamente tratto dal romanzo Ricostruzioni di Josephine Hart (Feltrinelli), aveva aperto lo scontro quest’estate tra Medusa e il Festival di Venezia che non l’aveva voluto. La vicenda si è conclusa naturalmente con un dirottamento negli «Eventi speciali» di questa Festa di Roma. Nel film il personaggio di Claudia Gerini ha un rapporto particolarmente morboso con il marito (interpretato da Marco Baliani).
Signora Gerini nei lunghi flashback del film appare sempre nuda. Come si è sentita?
«Per la verità c’era anche un’intera sequenza in cui ero vestita».
E dov’è finita?
«Il regista l’ha completamente tagliata».
La preferiva senza veli?
«Ma no, è che il mio personaggio doveva essere così. Una donna misteriosa, estrema, disturbata e a tinte molto forti. Un’amante, prima che moglie e madre. Io mi sono fidata di Roberto Andò e del romanzo a cui s’è ispirato. Ho abbracciato l’interezza dell’interpretazione. Il nudo fa parte del racconto di base e non è mai pretestuoso. Io poi ho un buon rapporto con il mio corpo, certo però...».
Però cosa?
«Be’, all’inizio ho avuto un certo shock sul set. Anche perché sapevo che alla fine del montaggio nel film si sarebbe visto che i figli piccoli della coppia assistevano di nascosto a queste scene».
Lei poi ha una bimba, Rosa, di appena due anni.
«Certo, comunque non trovo ci sia niente di scandaloso nel nudo. Forse mi sarei fatta più problemi se mia figlia fosse stata grande. Ma mi sono anche detta che alla mia età questo era il momento giusto per interpretare un ruolo così. Il corpo è lo strumento dell’attore, con o senza vestiti. Può essere molto più pornografico un certo sguardo piuttosto che stare seduta nuda su un divanetto perché non sono i centimetri di pelle scoperta che fanno la differenza».
Bisogna dire però che erano anni che non si vedeva nel cinema italiano un ruolo femminile così forte.
«C’è in giro, soprattutto in Italia, molto moralismo e un facile scandalizzarsi. Penso alla naturalezza delle mie colleghe che, in Francia o in Spagna, nella loro carriera hanno avuto almeno una parte, diciamo così, più scollacciata. Per non parlare di un’attrice come Charlotte Rampling che l’ha fatto anche in età più matura. Potrà sembrare paradossale ma ho l’impressione che nel cinema degli anni ’70 e ’80 ci fosse più libertà di far vedere i corpi. Ora non so cosa sia successo, forse sembra tutto più pornografico. Sarà colpa dei reality».
A proposito, le piacerebbe andare su un’isola dei famosi?
«Ma non me lo chieda neanche. Mai e poi mai. È vera pornografia, con quel monitorare voyeuristicamente e costantemente le nostre debolezze e le caratteristiche animali. Ho seguito solo la prima serie dell’Isola e mi è parso uno spettacolo feroce».
Ma il suo compagno, il musicista Federico Zampaglione dei Tiromancino, non ha messo becco nelle sue scelte?
«Come no. Lui poi è, al pari di tutti gli uomini italiani innamorati e con origini meridionali, gelosissimo. Quindi istintivamente, col cuore, per lui il colpo è stato forte. Ne abbiamo parlato molto. Alla fine però si è adattato al mio lavoro e alle mie scelte senza imporre nulla. Certo, se dovessi fare un film erotico non andrebbe a finire così».
Per scansare il pericolo s’è messo pure a fare il regista...
(ride) «Può essere.

Finalmente però è un ruolo un po' più brillante. Stiamo girando insieme in questi giorni le ultime scene del suo film d’esordio, Nero bifamiliare. È una commedia noir che racconta del difficile vicinato tra due nuclei familiari».

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