RomaCiascuno ha le sue parole impronunciabili. Quelle parole che conviene non far uscire mai dalla bocca, o perché non si riescono a scandire correttamente, per motivi fonetici, o perché sono parole innocue per gli altri ma per sé fatali, che si portano dietro problemi, polemiche, malefici. Le parole indicibili. Per il capo della Protezione civile e sottosegretario Guido Bertolaso la parola coperta da incantesimo sembra essere Clinton. Pubblicamente ha proferito questo nome appena due volte: a gennaio, dopo il terremoto di Haiti, criticando gli aiuti americani, gestiti da Bill Clinton, e venerdì, a Roma, accennando al noto scandalo sessuale di Monica Lewinsky che costrinse Clinton a un clamoroso processo da parte del Congresso. In entrambi i casi levento ha innescato rischi serissimi di crisi diplomatiche con gli Stati Uniti, allarme negli ambienti consolari, ripercussioni nella famiglia Clinton. Raramente, anzi, il nostro ponderatissimo capo della Farnesina Franco Frattini ha dovuto enunciare giudizi così netti per «dissociarsi» come nei due casi del Clinton-Gate creato da Bertolaso. È successo, appunto, anche ieri.
Allinizio della sua lunga conferenza stampa di venerdì a Palazzo Chigi sullinchiesta di Perugia, Bertolaso aveva esordito con una «buona notizia»: la telefonata dellex inquilino della Casa Bianca. Bill, chiamandolo «dear Guido», gli faceva i complimenti per il lavoro svolto ad Haiti dopo il terremoto. Segno di sintonia, amicizia, di nuvole scomparse. Nuvole, sì, perché con Clinton Bertolaso aveva avuto problemi di risonanza mondiale alla fine di gennaio, quando, da Port au Prince aveva criticato la gestione «militare» degli americani. Hillary Clinton, segretario di Stato, si era dichiarata «profondamente ferita dalle critiche». Frattini si era trovato la grana tra i piedi proprio mentre volava a Washington per incontrare lomologa Hillary. Era corso ai ripari con dichiarazioni affettuose per i Clinton e unaccorta presa di distanza da Bertolaso.
Dopo la premessa sulla telefonata, venerdì il capo della Protezione civile ha quindi aggiunto: «Poi volevo fare a Bill Clinton una battuta che non ho fatto: Io e lei abbiamo un problema che ha lo stesso nome: Monica. Ma poi ho rinunciato perché lui qualche problema lo ha avuto». Con Monica Lewinsky naturalmente. La Monica di Bertolaso, invece, è la massaggiatrice brasiliana del Salaria Sport Village che alcuni giornali gli avevano attribuito come amante, ruolo completamente smentito dallinchiesta. I collaboratori di Frattini ieri sono stati inondati dalle telefonate dei giornalisti. Risposta: «La Farnesina e il governo si dissociano pienamente dal linguaggio e dalle affermazioni» del capo della Protezione civile, «che non riflettono in alcun modo il pensiero del governo italiano, il quale in maniera ferma e compatta riafferma la massima stima e considerazione nei confronti dellex presidente americano Bill Clinton».
Successiva precisazione: quella del sottosegretario era certamente una «battuta senza intenzione di offendere nessuno», che «non può ovviamente in alcun modo mettere in dubbio lamicizia e la considerazione profonda che abbiamo verso Bill Clinton». Un colloquio telefonico con Washington, si fa sapere, non è ancora avvenuto a causa del «fuso orario».
Anche stavolta il ministro Frattini sta per incontrare Hillary, attesa per un incontro bilaterale ai primi di giugno.
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