La Coca-Cola italiana va ai greci

da Milano

La greca Coca-Cola Hellenic Bottling Company, uno dei 4 più grandi imbottigliatori di Coca-Cola nel mondo, quotata ad Atene, ha annunciato ieri di aver acquistato l’italiana Socib, società che trasforma, imbottiglia e distribuisce la Coca-Cola (e altri marchi del gruppo tra cui Fanta e Sprite) nelle regioni del Sud, Sicilia esclusa. Il controvalore dell’acquisto è di 270 milioni di euro, compreso il debito. La Socib, controllata dalla famiglia Capua, ha sede a Marcianise (Caserta), dove si trova il principale dei quattro stabilimenti, in grado di produrre oltre 127mila litri ogni ora.
Finora il business della Coca-Cola in Italia era diviso fra tre società: la Coca-Cola Hbc Italia (controllata da Coca-Cola Hellenic Bottling Company), primo produttore e distributore del Paese, attiva nelle regioni del Centro-Nord, la Socib e la Siebeg, controllata dalla famiglia Busi e attiva in Sicilia.
Ora la filiale della società ellenica diventa quasi monopolista.

«È una politica di monopolizzazione del mercato italiano, con l’indebolimento della concorrenza, a scapito delle realtà più piccole», dice Franco Marini, coordinatore nazionale di Italgrob (Federazione italiana dei grossisti e distributori di bevande).

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