Ultim'ora
Incidente sull'A1, morta anche la piccola Summer
Ultim'ora
Incidente sull'A1, morta anche la piccola Summer

COCKTAIL Un’estate agrodolce

COCKTAIL Un’estate agrodolce

Agrodolce. Il cocktail dell’estate romana sarà così, all’insegna di sperimentazioni o rivisitazioni colorate, fresche e, a volte, un po’ azzardate. «L’aperitivo diventa un must, non più solo nei locali. In spiaggia è l’appuntamento fisso delle cinque del pomeriggio - dice Carlo Maria Munafò, titolare di Flair Project -. Si riduce, quindi, la dose di alcol o se ne smorza la percezione. A farla da padrone sono lime e zucchero pestati, ai quali vengono aggiunti spezie, frutta e innovativi mix dolce-salato». Sul sale, o meglio, sui sali puntano Massimo D’Addezio e Sergio Trisolino, responsabili del Bar Stravinskij (Hotel de Russie di via del Babuino). «Abbiamo fatto un accurato studio sugli effetti che sali diversi hanno su cocktail tradizionali, rivisitandoli - spiegano -. Del Margarita, con il sale rosa himalayano si esaltano le note dolci, con il black salt Washington quelle affumicate. Il preferito è il Mojito. Ne offriamo una rivisitazione culturale, Baudelaire incontra Hemingway, con aggiunta di assenzio». «Il tabasco - dice Giuseppe Cialdella, bartender dell’Es Bar (Radisson Sas Hotel di via Turati 171) - è il segreto di Lussuria, a base di vodka, succo di fragola e crema cacao».
«Salate» pure le proposte di Pierfrancesco Mazza al MòMò (piazza Forlanini), che nel Dirty Martini, unisce al gin la salamoia di olive verdi e nel Cry Martini, ideato da Andrea De Pascalis, propone mix di vodka, gin, vermouth dry, cipolla rossa di Tropea, sale, pepe, tabasco e salsa Worcester. Allo 0586 (via Flaminia 495), Simone Bodini firma lo «Spice me up» - con cioccolato bianco e peperoncino - e il Crazy Pear, con pera, zucchero, crema cacao, vodka, peperoncino e pepe rosa. Non poteva che provarsi da Crudo (via degli Specchi 6) il Crudo Martini, realizzato mettendo Martini ghiacciato e vodka in un mixing glass sul cui bordo sia stata passata salsa wasabi. Fino a fine mese, si possono provare al Warner Village (via parco de’ Medici 129), due creazioni targate Munafò: «Lo Stone Orange Martini - racconta il suo ideatore - si realizza mettendo pietre di fiume porose in un contenitore con cointreau, martini e julienne di scorze d’arancia. Una pietra deve essere fatta scivolare nel bicchiere: è questa che determina il percorso gustativo del drink, rilasciandone progressivamente le essenze. Il Citrus Martini miscela limone pestato, vodka, cetriolo, zenzero, pepe».
Nessuna paura per gli amanti del dolce: le proposte fruttate non mancano e neanche le novità. Domina la mela verde, protagonista con Vania Di Veroli e Alessio Farina al ReD (via de Coubertin 12): Ginger apple - lime, fragole, mela verde, vodka, rum, gingerale - e FF Daiquiri con mela verde in pezzi e succo, limone e sciroppo di kiwi. Al Bliss Matteo Esposto propone il Lichi ice tea, rivisitazione del Long Island con liquore di lichi e succo di mela verde (via Ostiense 131). Altre «dolcezze» da Nazca (via del Gazometro 42; 065747638) con Annalisa Orru e il suo Sweet Lady, preparato con Baileys, Malibu, crema cacao e panna. Esotismi per Sandy Galath al Friends (piazza Trilussa 34) in drink con lime, passion fruit e papaia. Per i mirtilli l’appuntamento è ancora al ReD con Red Passion di Massimo Quattrociocchi - passion fruit, bitter campari, mirtilli freschi e in succo, vodka - e al Cosmopolitan (via Portuense 74) con più varianti del Cosmopolitan appunto, a cominciare da quella con lime e mirtilli.

Infine dall’America la tendenza dei wine-slushes, a base di vino e frutta. Si provano al Fluid (via del Governo Vecchio 46). E al Mami (lungomare Caio Duilio 32) Patrizio Biagiolini offre il Lavander Cosmopolitan, profumatissimo mix alla lavanda.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica