Code dall’alba e folla nei negozi: l’I-Pad è sbarcato anche a Milano

I primi si erano messi coda la sera prima. Vuoi mica perdertelo, dopo averlo aspettato per mesi? Perché alla fine, qualcuno è pure rimasto a bocca asciutta. Molti, però, ce l’hanno fatta. Nei centri commerciali dell’hinterland come nei negozi autorizzati del centro. Fino a esaurire le scorte già il primo giorno. È il D-day. È il giorno dello sbarco in Italia. Arriva l’I-Pad, e il popolo della Apple va all’assalto della tavoletta firmata Steve Jobs che ha spopolato negli Usa.
Per il nuovo tablet della casa di Cupertino si sono scatenati a migliaia. A Carugate, ieri mattina, hanno dovuto anticipare l’apertura del negozio. Anche perché i primi clienti si erano messi in fila dalla notte. Una lunga attesa resa più sopportabile dal cibo e dalle bevande distribuiti dagli inservienti del supermercato. Stessa scena nei punti vendita Mediastore, Apple Premium Reseller di Milano, che hanno alzato le serrande alle 9, mentre la fila in strada era cresciuta fin dall’alba. Poi, «Apriti Sesamo». E avanti con la caccia nei due punti vendita di Via Mercato e Viale Piave. In via Torino, alla Fanc, è bastata un’ora per svuotare gli scaffali. La Mela morsicata, insomma, colpisce ancora.
I primi a entrare negli store si sono fiondati direttamente alle casse. Pagare prima per assicurarsi il pezzo, e poi prenderlo. Il modello 3G da 64 giga è stato quello più richiesto. E anche il primo ad essere esaurito.

Verso mezzogiorno, la situazione si è normalizzata. Spazio, così, a chi semplicemente voleva soddisfare una curiosità, e provare l’oggetto di tanto desiderio. Guardare e toccare. Che poi, è proprio il senso dell’ultima invenzione made in Apple.

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