Aiutare i più bisognosi sacrificando il proprio portafoglio. Detto così sembra uno spot elettorale o una delle tante promesse dei politici. E invece il Comune di Cogorno, primo caso in Liguria, ha approvato l'azzeramento delle indennità a sindaco, assessori e consiglieri e la riduzione ai minimi di legge per i capi area. La minoranza ha abbandonato l'aula in segno di protesta poiché voleva che si sospendesse la seduta e si istituisse una commissione. Il sindaco Enrica Sommariva spiega le motivazioni del provvedimento: «È un accorgimento per consentire alla nostra amministrazione di mantenere operativi, fino al gennaio prossimo, i servizi alla persona come i centri diurni per anziani, il centro malati per Alzheimer, l'asilo nido e le assistenze domiciliari». In concreto sono circa 220mila gli euro cui amministratori e dipendenti comunali rinunciano fino al 2012. Soldi che serviranno in parte anche per il riequilibrio di bilancio.
Il consigliere regionale e delegato comunale per gli affari istituzionali Gino Garibaldi (Pdl) auspica che dal governo arrivino buone notizie per la fiscalità locale: «La situazione è critica. Il nostro - spiega - è stato un gesto forte e tangibile, le indennità non sono una regalia, ma un riconoscimento all'impegnativo lavoro di un amministratore».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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