Via libera alla raccolta firme contro la moschea a Cornigliano. Alleanza nazionale conferma quanto era stato annunciato nei giorni scorsi, subito dopo la decisione della commissione edilizia del Comune che aveva concesso il nulla osta finale alla costruzione del tempio islamico sulle alture di Coronata: domani, a partire dalle 16 e 30, i rappresentanti del partito di Gianfranco Fini terranno nei giardini Melis a Cornigliano un presidio per arrivare a promuovere un referendum consultivo. «Con questa iniziativa - spiegano Gianni Plinio, capogruppo in Regione, Gianni Bernabò Brea, capogruppo nella sala rossa, e Alfio Barbagallo, presidente provinciale - vogliamo renderci portavoce dei cittadini che contestano lamministrazione di Tursi per aver assunto una decisione che stravolgerà la vita del ponente senza tener conto del parere dei residenti».
Protestano anche gli esponenti della Lega Nord, che dopo aver organizzato un presidio nella delegazione, hanno raccolto centinaia di firme contro la moschea. «Convocheremo unassemblea pubblica - promettono il segretario ligure Francesco Bruzzone, quello provinciale Bruno Ferraccioli, il capogruppo in Comune Edoardo Rixi e il senatore Andrea Corrado -. In quella sede porremo le basi per una grande manifestazione popolare».
Nel frattempo, a proposito dellautorizzazione a ristrutturare il capannone in disuso di via di Coronata per ospitare la moschea, Aldo Praticò (An) dichiara: «Il dado è tratto. Ma io, nella veste di membro del consiglio comunale, ritengo la decisione inopportuna e intempestiva. Invito i colleghi della maggioranza più lungimiranti a riflettere ancora sulle conseguenze del provvedimento che hanno preso. Non vorremmo trovarci con una moschea che diventi laboratorio di farneticanti indottrinamenti ideologici, sotto la copertura della pretesa immunità del luogo di culto».
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