Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non ha emanato il decreto legge che riforma il settore delle fondazioni liriche e sinfoniche, rinviando il testo al ministro Sandro Bondi, con richieste di chiarimento. «Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a proposito del decreto-legge recante: Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali, ha segnalato al ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi, osservazioni di carattere tecnico-giuridico e specifiche richieste di chiarimento sul testo inviatogli per la emanazione», si legge nella nota. «Il capo dello Stato ha nello stesso tempo preso atto positivamente dellimpegno manifestatogli dal ministro a incontrare sollecitamente le organizzazioni sindacali e a prestare la massima attenzione - nel corso delliter di conversione - alle preoccupazioni emerse e alle proposte dei gruppi parlamentari», conclude il comunicato.
Il decreto legge contiene tra laltro norme sul turn over dei dipendenti e letà pensionabile di ballerini e, come ha dichiarato Bondi ai media, è un primo passo per «riordinare lintero settore prevedendo la razionalizzazione dellorganizzazione e del funzionamento delle fondazioni liriche, lincentivazione dellapporto di capitali privati e la possibilità di riconoscere diversi gradi di autonomia delle fondazioni». «Leggerò con la dovuta attenzione le osservazioni formulate dal capo dello Stato», ha dichiarato Bondi.Colle Napolitano «respinge» la riforma degli enti lirici
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