Cronaca locale

La collezione La Città del Sole abita qui

A Milano Giordano Bruno si fermò solo per pochi giorni nell'autunno del 1578, mentre era in viaggio per la Francia. Eppure il capoluogo lombardo ha sempre manifestato una certa devozione, nel senso più ampio del termine, per il filosofo di Nola. La figura di Bruno ha conosciuto una grande riscoperta, in chiave apertamente anticlericale, negli anni del Risorgimento. In quanto icona della massoneria (la statua di Campo dei Fiori è opera di uno scultore notoriamente massone, Ettore Ferrari), tra fine Ottocento e inizio Novecento il filosofo ha prestato il suo nome a varie logge milanesi parecchio agguerrite sul fronte della laicità delle istituzioni e dell'educazione scolastica. Oggi invece a Giordano Bruno è intitolato un circolo, con sede in via Bagutta 12, che raccoglie "gli atei, gli agnostici, i razionalisti e gli anticlericali", come recita la dicitura ufficiale, della città. Le attività del circolo spaziano dai cicli di conferenze alle iniziative pubbliche su temi "eticamente sensibili". Di recente il Circolo Giordano Bruno ha avuto un ruolo importante nella costituzione della Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni, che raccoglie anche associazioni di ambito religioso.
Tommaso Campanella a Milano ha trovato una vera e propria casa presso la Biblioteca di via Senato. La sala in cui si svolge la mostra è intitolata a lui, anche perché ospita uno dei due suoi ritratti eseguiti mentre era ancora in vita. La Biblioteca possiede inoltre tutte le prime edizioni dei suoi testi e ha già tributato al suo pensiero diversi omaggi: per esempio il primo numero della rivista "Erasmo- Bimestrale della civiltà Europea", l'organo ufficiale di via Senato, dedicato a "un frate di nome Tommaso".

Non va dimenticato d'altra parte che il nome per esteso di questa istituzione culturale è "Biblioteca di via Senato per i Maestri dell'Utopia".

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