Collina promuove tutti i suoi arbitri

Nell’incontro con gli allenatori di serie A il capo dei fischietti fa un bilancio positivo del girone d’andata. E i tecnici non si lamentano più di tanto

Tutti felici, tutti contenti, pacche sulle spalle ed elogi a non finire. La riunione di metà stagione tra gli arbitri e le società di serie A e B, rappresentate dai rispettivi allenatori e capitani, si è conclusa all’insgna del «volemose bene». Dimenticate le polemiche domenicali, messi nel cassetto gli strafalcioni (degli assistenti in particolare) che hanno costellato le prime 19 giornate di campionato, a uscirne trionfanti sono l’allenatore dei fischietti Pierluigi Collina e la sua squadra, giovani e meno giovani, tutti promossi e nessuno bocciato. «Sono contento di come sono andate le cose», la sintesi di Collina. «Non dò voti ai miei ragazzi, a questo ci pensano gli addetti ai lavori, ma sono davvero soddisfatto». Insomma, una sufficienza che va verso l’ottimo, ma Collina non lo dice. A questo ci hanno pensato i vari Lippi, Ancelotti, Beretta, Allegri, De Carlo,Ventura, Colomba, Guidolin, Conte, Seedorf (in rigoroso silenzio invece Mourinho, ma attento come uno scolaretto) e tanti altri che hanno voluto evidenziare i lati positivi degli arbitri, mentre gli errori sono stati analizzati e sviscerati per far si che non si ripetano in futuro. E sotto lo sguardo severo, da buon pater familias, del presidente arbitrale Cesare Gussoni (a fine febbraio dovrà vedersela con Lanese e Nicchi che aspirano a scalzarlo dallo scranno presidenziale dopo 25 mesi di ottimo lavoro), Collina ha però elencato le correzioni da apportare per rendere lo spettacolo più godibile: fischiare meno; disuguaglianza tra il concetto di contatto e di fallo e visto che il calcio è uno sport di contatto, non sempre quest’ultimo è irregolare. Attenzione anche ai falli di mano: da considerare la velocità, il movimento e il concetto di posizione naturale. Ecco allora gli esempi del catanese Terzi, la buona prova del 28enne esordiente Peruzzo, il buon senso da applicare, il recupero, la rivalutazione del terzo tempo e un occhio particolare al fuorigioco.

Certo, i guardalinee ne combinano di cotte e di crude ma, malgrado questo, i giovani stanno crescendo bene e gli anziani danno totale affidamento. «E tutti si divertono, perchè questo è il bello del calcioZ, conclude Collina.

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