La Colombo in testa alla top ten delle strade killer

La sicurezza stradale rappresenta una vera e propria emergenza nella capitale. Gli incidenti sull’asfalto sono, infatti, in crescita e il bilancio solo nel 2007 è drammatico: centottanta morti e quarantamila incidenti in città. Alta velocità e guida in stato d’ebbrezza sono soltanto alcune delle cause dei disastri stradali, come ha evidenziato il dossier «Non solo buche», realizzato da Francesco Palese, conduttore del programma televisivo «L’altra inchiesta» in onda su Retesole, in collaborazione con il Sulpm, un sindacato autonomo della polizia municipale.
Al centro della conferenza stampa di ieri sui pericoli della strada, a cui hanno partecipato i neo assessori comunali Sergio Marchi (Politiche della Mobilità) e Fabrizio Ghera (Lavori Pubblici), il reportage-dossier ha mostrato le arterie più pericolose della città, mettendo in risalto i fattori di rischio e gli accorgimenti da adottare per dare risposte concrete al problema.
Entrando nel dettaglio, via Cristoforo Colombo si aggiudica il primato tra le strade romane più pericolose: 7 vittime, 8 automobilisti in prognosi riservata e ben 410 feriti, per un totale di 939 sinistri. Ai primi posti nella «top ten» delle consolari-killer anche via Casilina e via Prenestina, che si dimostrano strade ad alto rischio: 4 decessi e 916 incidenti nella prima (con 446 feriti, 15 dei quali in prognosi riservata), 6 morti e 716 scontri nella seconda (con 327 feriti e 11 codici rossi).
Nella paurosa classifica delle strade che continuano a mietere vittime ogni giorno, anche via Tiburtina, la Tuscolana, viale Palmiro Togliatti, via Nomentana, via Boccea, via Portuense e, infine, via Cassia, tutte arterie nelle quali il numero dei tamponamenti cresce perché il traffico è sempre più congestionato. Per fluidificare la circolazione, secondo il dossier di Palese, si potrebbero adottare semplici strategie: eliminando, laddove sia possibile, alcuni semafori e inserendo, in sostituzione alle classiche intersezioni a T le rotatorie che indurrebbero gli automobilisti a rallentare la loro velocità. Due modifiche viarie che ridurrebbero notevolmente gli incidenti.
Inoltre marciapiedi protetti da strutture parapedonali e l’aggiunta di doppie onde di protezione in acciaio ai guard-rail che delimitano la carreggiata sono gli altri provvedimenti proposti per tutelare pedoni e automobilisti. Fattore importante per la sicurezza della circolazione stradale, infine, è una corretta segnaletica.

L’assenza di una striscia d’arresto orizzontale in prossimità di un semaforo, l’usura delle strisce di attraversamento pedonale e la mancata affissione dei cartelli di divieto sono, spesso, fonte di tragedie che si potrebbero evitare.
Suggerimenti accolti con entusiasmo dagli esponenti della nuova giunta capitolina. «Interverremo concretamente per ridurre la mortalità sulle strade», hanno assicurato gli assessori Sergio Marchi e Fabrizio Ghera.

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