(...) di restringere larea vietata». Ma ricorda che «fu monsignor De Scalzi, abate di SantAmbrogio e vescovo della città, a lanciare due estati fa lallarme sulle condizioni della basilica, e tre sovrintendenti ci hanno chiesto di proteggere larea. Il mio progetto era di installare una recinzione a scomparsa, ma su proposta degli assessori Simini, Sgarbi e in parte Cadeo si è scelta la via delle transenne». De Corato ricorda che solo poche settimane fa «il portone della basilica è stato sfondato a colpi di bottiglia, ma al grido di dolore del parroco di San Lorenzo ho sentito rispondere solo con due proposte che avrebbero peggiorato la situazione: fare concerti in piazza e creare unisola pedonale». In questi giorni, ribadisce il vicesindaco, «ho sentito tante critiche ma poche alternative serie. Chi ha una ricetta diversa dalle transenne si faccia avanti». E afferma: «Il giorno in cui le Colonne, che la sovrintendenza definisce già sotto stress, cominceranno a dare segni di cedimento, qualcuno chiederà scusa ai milanesi».
I ragazzi di Colonne Libere, invece, assicurano che gli habitué della piazza hanno imparato la lezione. Simone Tortini, portavoce del comitato spontaneo «che non è né di destra né di sinistra», ha chiesto al Comune di dare ai giovani «la possibilità di dimostrarsi persone civili. Pensiamo che il divieto crei solo un clima di scontro. Ci mettano in prova fino ad agosto, senza transenne ma con il divieto sulle bottiglie di vetro, che è giusto, con più agenti che puniscano chi si comporta fuori dalle regole e usando le telecamere. Poi valuteranno il da farsi. Le Colonne «sono uno dei pochi luoghi di integrazione tra le anime della città».
E il fronte anti-transenne si allarga. «Via, non sono il modo per valorizzare un patrimonio inestimabile. Organizziamo eventi», sostiene lassessore della Lega Massimiliano Orsatti. «Bene le transenne - gli va contro il capogruppo del Carroccio Matteo Salvini - a mali estremi estremi rimedi». Un segnale «andava dato - afferma lassessore allArredo urbano Maurizio Cadeo - ora si può pensare di allargare il corridoio». Con lassessore ai Lavori pubblici Bruno Simini, anticipa il capogruppo di Fi Giulio Gallera, «stiamo già lavorando per ridurre di molto larea vietata. Siamo stati costretti a questo provvedimento, visto quello che è accaduto. Si tratta ora, terminato questo periodo sperimentale, di trovare una soluzione per vivere in modo civile e umano quellarea salvaguardando i monumenti».
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