Colozzi: "Con le promesse di Penati bilancio in tilt e nuove tasse"

L'assessore alle Finanze ha fatto le pulci alle proposte economiche del pd: "Solo minori entrate costerebbero un miliardo. Una Regione colabrodo"

La matematica non è un’opinione, neanche sotto elezioni. Così l’assessore alle Finanze della Regione, Romano Colozzi, si è messo a calcolare il costo del «pacchetto Penati». Tutte le proposte economiche del candidato del Pd al Pirellone.
Assessore, cosa viene fuori da questo calcolo?
«Solo dal lato delle entrate, Irpef e Irap, le promesse di Penati valgono più di un miliardo. Tre volte le nostre spese per le politiche attive. Come dire tutte le spese in servizi più un buco da 700 milioni. Non potremmo più pagare neanche gli stipendi. Il bilancio sarebbe un colabrodo».
Via, sono promesse elettorali, un po’ di elasticità...
«Guardi, fra amici, o in un comizio, certe cose si possono dire, ma in una proposta ufficiale no. Un amministratore non può fare proposte di tale banalità e demagogia. L’unico schema di Penati è: “La Regione fa 100, io dico 500”. Tutto qui. Ma un politico capace di ridurre le tasse e moltiplicare le spese non esiste».
Chissà, magari pensa davvero di riuscirci Penati. La riprova non c’è, e forse non ci sarà mai.
«No, in realtà la riprova c’è. È l’esperienza di governo di Penati in Provincia, un ente che ha i suoi tributi. Quando Penati ha amministrato ha aumentato le tasse. Per esempio l’imposta provinciale di trascrizione, che è passata dal 3 al 30% - cioè al massimo consentito - dal 2004 al 2007. E ha aumentato l’addizionale sull’energia elettrica, che è particolarmente odiosa perché colpisce tutti indistintamente, a prescindere dal reddito. E ha lasciato un buco».
La Regione invece ha fatto redistribuzione?
«Quel tipo di imposta la Regione ce l’ha sul gas metano. Ecco, la Lombardia è l’unica che l’ha eliminata, nel 2001. E abbiamo lasciato il bollo auto al minimo, mentre altri l’hanno aumentato. Inoltre le onlus sono esentate dall’Irap».
E dove le avete prese le risorse?
«La nostra scelta è stata questa. Per redditi fino a 15 euro non si paga addizionale. Oltre la soglia si paga lo 0,4-0,5. Significa, in un anno, 40-50 euro, per famiglie che hanno redditi più elevati. Siamo in grado di dimostrare che 5 milioni e 590mila contribuenti, il 93% del totale, pagano meno che in altre regioni. E solo il 7,8% paga qualcosa in più».
Scusi, ma non avrete mica raggiunto la perfezione?
«Sarebbe stupido dire che siamo perfetti. Anche Valentino Rossi può migliorare. Ma è campione del mondo. Anche il recordman sui 100 metri può limare qualche centesimo sui tempi».
La Lombardia è come Valentino Rossi?
«Le agenzia di rating danno alla Lombardia una valutazione massima. Siamo al vertice di una piramide alla cui base ci sono Calabria e Campania - è là che ci porterebbe Penati. Moody’s ci dà un’affidabilità finanziaria AA1, superiore a quella dello Stato».
Sul fronte delle spese per esempio non c’è da tagliare? La sinistra parla di sprechi?
«La nostra macchina ci costa l’11% delle entrate.

La media nazionale è al 22, ci sono regioni al 25%».
Si promuove dunque. Ma sarà riconfermato?
«Questo dovete chiederlo a Formigoni. Io spero che lui e i partiti della coalizione siano soddisfatti del mio lavoro».

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