Anche la salute è in crisi. Secondo il rapporto Osservasalute 2009 gli effetti dei sempre meno soldi a disposizione delle famiglie si vedono soprattutto a tavola, dove la dieta mediterranea è sempre più abbandonata, e dal dentista, che ormai non viene visitato da due terzi degli italiani. «In tempi di crisi si compra cibo sempre più economico, che spesso è anche il più grasso - spiega Walter Ricciardi, direttore dellOsservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni italiane che ha curato il rapporto -: paradossalmente proprio la patria della dieta mediterranea, il sud, è più penalizzato, e infatti nel meridione aumentano le malattie cardiovascolari».
I numeri parlano chiaro: solo il 5,6% (poco più di cinque persone su 100) mangia le cinque porzioni raccomandate al giorno, mentre l85,5% degli italiani mangia quotidianamente pane o pasta, e oltre il 70% consuma carne qualche volta a settimana. Alla dieta più grassa non fa eco un maggiore ricorso allo sport, che pratica continuativamente solo un italiano su 5. La crisi ha anche dato una grossa spinta al consumo di psicofarmaci, triplicato tra il 2000 e il 2008 in tutto il Paese.
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