Politica

Colpo in Posta, l’ostaggio è una bimba

I malviventi non hanno esitato a puntare una pistola alla testa della piccina: presi

da Palermo

Per 2.200 euro sono entrati con le armi in pugno, lo scorso 3 novembre, nell'ufficio postale di via Oreto, e non hanno esitato a puntare la pistola su una bimba che si trovava nell'ufficio con la madre. Le fasi della rapina e le minacce alla bimba sono state riprese dalle videocamere interne alle poste.
Dopo un primo arresto, quello di Maurizio Pirrotta, 20 anni, catturato subito dopo il colpo, la polizia ha identificato e arrestato gli altri tre presunti componenti della banda: si tratta di Lorenzo Nicosia, 20 anni, Amedeo Di Lorenzo, 19 anni, e di un minorenne, M. P. 17 anni.
I quattro giovani erano entrati nell'ufficio postale a volto scoperto e armati di due pistole impugnate da Pirrotta e dal diciassettenne.
Per la polizia, che ha visionato il video, è «agghiacciante il momento in cui Pirrotta punta l'arma su una bambina di pochi anni che fugge terrorizzata tra le braccia della madre che cerca di proteggerla, ma che a un certo punto sopraffatta dall’emozione cade sul pavimento svenuta».
Arraffato il bottino i quattro malviventi erano fuggiti su due motocicli in direzioni opposte.
In via del Bassotto, dove abitano tre dei rapinatori arrestati, una Volante aveva incrociato due dei rapinatori a bordo di una Vespa che nel tentativo di fuggire erano caduti: Pirrotta era stato ammanettato, l’altro era riuscito ad allontanarsi correndo.
Gli agenti, indagando sulla provenienza della Vespa utilizzata dai rapinatori sono giunti a indentificare Di Lorenzo e il minorenne: fermati e portati in Questura entrambi hanno confessato di aver partecipato alla rapina e hanno dato ai poliziotti il nome del quarto complice.


Nicosia è stato quindi bloccato e dopo la confessione trasferito in carcere.

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