Lampedusa Sono in tutto 53 i superstiti del naufragio dellaltra notte nel Canale di Sicilia. Il totale è stato aggiornato a questa cifra quando si è avuta notizia che un peschereccio di Mazara del Vallo ha tratto in salvo altre tre persone al largo di Lampedusa e li ha condotti sullisola.
«Era buio pesto, non si vedeva nulla neanche con le foto elettriche, ma ho sentito le grida di queste persone e così le ho salvate». È il racconto del comandante Francesco Rifiorito, che navigava nel Canale di Sicilia sul moto peschereccio «Cartagine». Limbarcazione si trovava a dieci miglia dallarea in cui è avvenuta la sciagura. «Eravamo impegnati in una battuta di pesca e alle due di notte abbiamo ricevuto via radio lallarme della Capitaneria di Porto e ci siamo subito diretti sul luogo. Quello che abbiamo visto è incredibile: cerano teste che comparivano e scomparivano e gente che urlava. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo».
Le proporzioni dellennesima tragedia del mare restano al momento incerte. I naufraghi assistiti al Poliambulatorio dellisola, infatti, hanno dato versioni discordanti sul numero di persone presenti sul barcone, ma lipotesi è che almeno 300 extracomunitari siano finiti in mare. Tra loro anche molte donne e bambini.
Il comandante del peschereccio sotto choc: «Sembrava linferno, ho salvato chi urlava»
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