«Comincia il difficile cammino in Campidoglio L’impegno prioritario? La difesa dei più deboli»

«È stata dura ma ce l’abbiamo fatta». Sono le parole con cui Marco Visconti, presidente uscente del municipio 19 e neoconsigliere comunale di An, ha inteso ringraziare quanti gli sono stati vicino in una campagna elettorale tanto avvincente quanto combattuta che, alla fine, lo ha condotto a conquistare uno degli scranni dell’aula Giulio Cesare. Ma ora è il momento di fissare impegni e strategie per una difficile consiliatura di opposizione alla giunta Veltroni. «Intendo impegnarmi - spiega Visconti - soprattutto sul sociale, ossia per le categorie particolarmente disagiate che, proprio per questo hanno bisogno di una grande attenzione da parte di noi amministratori politici. Anziani, diversamente abili, famiglia e bambini: per tutti loro, in particolare, farò una opposizione durissima in consiglio comunale, pur di riuscire a rappresentarli concretamente, cosa che ho potuto fare solo parzialmente quando ero presidente di municipio». Tuttavia il neo-onorevole di An si dice certo di non dimenticare le tante altre problematiche che attanagliano la Capitale: dalla viabilità alla sanità, dai trasporti alle opere pubbliche, dall’ambiente alla sicurezza, anche in questo caso promette di fare tutto il possibile. E chissà che il Campidoglio non sia, finalmente, la sede migliore per permettergli di dare concretezza a quel processo di decentramento tanto decantato dall’amministrazione capitolina ma che, fattivamente, non si è mai realizzato e che, per questo motivo, così tanto ha penalizzato i municipi romani. In definitiva, il consenso ricevuto (3.838 preferenze) e il ragguardevole bagaglio di esperienza accumulato in tanti anni di militanza politica, sembrano conferire a Marco Visconti una sicurezza e una fiducia particolare alla vigilia dell’assunzione del nuovo incarico in consiglio comunale che sarà anche una sfida del tutto personale. Ma all’indomani dell’ufficializzazione dei risultati, sono ancora i ringraziamenti a farla da padrone; quelli dispensati a quanti gli sono stati accanto, a chi viene a congratularsi personalmente o anche soltanto per telefono, a chi con lui ha collaborato e, soprattutto, ai cittadini del municipio che ha lasciato e ai quali promette: «Non vi dimenticherò».

«Voglio ringraziare tutti - ha detto Visconti - in primis il senatore Cesare Cursi, la sua segreteria e i suoi amici, il cui supporto è stato essenziale per la vittoria, ma anche gli amici e perfino la gente comune che, pur conoscendomi poco, mi ha dato fiducia e si è mossa sull’intero territorio a colmare il fatto che la mia visibilità fosse limitata al municipio in cui ho operato per tredici anni». E ora comincia il difficile cammino in Campidoglio, «incentrato sul contatto con la gente per interpretarne al meglio le esigenze e le aspettative».

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