Un comitato per la Rice alla Casa Bianca

Carissimo Paolo, penso ti possa interessare sapere che è mia intenzione costituire a Varese un Comitato per l'Elezione alla Presidenza degli Stati Uniti d'America di Condoleezza Rice del quale Comitato, ovviamente, mi dichiaro presidente a vita.
Mi auguro tu possa dare notizia della cosa.
Le adesioni si ricevono via mail al mio indirizzo di posta elettronica mdpr@libero.it o per posta normale in via Robbioni n11 21100 Varese


Oddio, c'è il rischio che alla presidenza degli Stati Uniti si candidi Romano Prodi? No perché se uno come te, un frequentatore dei così detti ambienti bene informati, si attiva per costituire un comitato a favore di Condoleezza Rice, significa quanto meno che Attila è alle porte. E' alle porte?
Comunque sia una cosa mi sento in dovere di dirti: se vuoi che l'iniziativa abbia un minimo di visibilità (oggi chi non è "visibile" non esiste) devi darle un nome più glamour: quello che proponi sembra inventato da Oscar Luigi Scalfaro, non so se mi spiego. Trova una cosa del tipo: "A shout from Varese (Italy): Condy for president!", acronomizzato in SHVACOPR, che non è niente male, piacerebbe a Furio Colombo. Poi devi metter su almeno una convention: davvero, di quella non puoi farne a meno, senza convention non sei nessuno. E distribuire ai partecipanti le tipiche caccavelle da convention, il cappelluccio a stelle e strisce, i palloncini colorati, la patacca da appuntarsi al petto, quelle cose lì, insomma. Indispensabile poi una band che non potrà essere la Banda musicale "Giuseppe Verdi" di Capolago (Varese, Italy), ma una roba tosta e trendy.
Spero, caro Mauro, che tu faccia tesoro delle mie raccomandazioni perché i comitati son faccende da non prendersi sottogamba. Ora ti aspetti ch'io proceda ad iscrivermi allo SHVACOPR e sarei pronto a farlo perché quel peperino di Condoleezza mi garba assai anche se in quanto candidata alla Casa Bianca risulta troppo, davvero troppo, politically correct. Figuriamoci, donna e - come si dice? - di colore, ecco, si dice di colore. Bé, ce n'è d'avanzo. Ma non lo farò e sai perché, caro Mauro?
Semplice: son troppo vecchio per cambiare abitudini. Una delle quali è stare alla larga da comitati, associazioni, collegi, consigli, tavoli, deputazioni et similia. E di non apporre la mia firma in calce a qualsivoglia pubblico appello o istanza (potrei fare una sola eccezione: la richiesta di reintrodurre nelle scuole la punizione corporale, tipo righellata sul palmo della mano, in ginocchio sui ceci, scappellotto ben assestato eccetera). Mi costa dirti di no perché sei un amico e la tua causa è giusta tant'è che invito i lettori a farsi sotto accorrendo in folta schiera a dar vita e corpo al comitato che entrerà dritto dritto nel Guinness dei primati essendo il primo (se non nel mondo in Europa, se non in Europa in Italia, se non in Italia a Varese) costituitosi per caldeggiare l'elezione della Rice. In quanto a me, associazione esterna, ecco quale potrebbe definirsi, ove tu fossi d'accordo, la mia posizione. Oltre tutto va di moda, specie nelle aule di giustizia palermitane.

Fa tendenza, insomma.

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