Commenda e Moschea il doppio no della Lega «Pronti alle barricate»

Un presidio permanente da ieri fino a domani, con il consueto gazebo e volantinaggio per passanti e residenti, insieme ad un comizio finale al quale dovrebbe intervenire l’eurodeputato del Carroccio Mario Borghezio. La Lega Nord della Liguria contesta il progetto, annunciato qualche giorno fa dalla sindaco Marta Vincenzi, di un centro interreligioso nella medioevale Commenda di Prè, lo storico edificio che fu sede dei Cavalieri di Malta. Se ne è parlato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa che gli esponenti leghisti hanno tenuto davanti alla Commenda, tra gruppi di indiani, africani e sudamericani seduti sugli scalini del monumento lordi di immondizia ed escrementi. Ha spiegato Francesco Bruzzone, segretario regionale della Lega e capogruppo in Regione: «Diciamo no alla moschea e al centro perchè diventerebbe un centro mono-religioso. I cristiani hanno la chiesa di San Giovanni attigua alla Commenda, gli ebrei hanno la sinagoga qui vicino. La Commenda, simbolo della cristianità genovese, sarebbe in mano ai soli musulmani. Un’esclusiva inaccettabile che decreterebbe non solo la resa della cultura genovese nei confronti di quella di altri Paesi, ma anche la fine dell’identità urbana e sociale del centro storico cittadino. Genova - ha fatto osservare Bruzzone - ha il centro antico più grande d’Europa. La situazione di questa zona urbana è allo sbando, tra situazioni igieniche precarie e chissà cos’altro. Chiediamo che la città non perda il suo cuore. In caso contrario siamo pronti ad incatenarci davanti alal Commenda». Tra bandiere e magliette bianche con la croce di San Giorgio, vessillo dei genovesi ma anche di altre regioni e Nazioni con radici cristiane, i leghisti hanno dunque spiegato le ragioni del loro rifiuto insieme ai timori che il centro multiculturale alla Commenda e la nuova moschea con tanto di minareto, che la sindaco vorrebbe far costruire in Darsena, possano diventare un centro di reclutamento per terroristi islamici o anche un posto dove diffondere odio verso l’Occidente.

«Del resto questo palazzo - ha ricordato Alessio Piana, consigliere comunale leghista, indicando la Commenda - serviva come ricovero per i pellegrini cristiani e per i crociati che tornavano feriti dalla Terra Santa. Per lungo tempo sono state conservate qui le reliquie di San Giovanni Battista. Piuttosto - ha concluso - trasformino la Commenda in un polo per sostenere la storia della città. I genovesi ne sarebbero lieti».

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