(...)Fine dellindignazione, in attesa di scuse alle donne che non arriveranno. Né dalla Faiella, né da Pisapia, né da Vendola.
Ma nemmeno Vendola cè andato giù lieve. «Berlusconi è un sovrano medioevale». Gheddafi? «Un poliziotto incaricato di fare il lavoro sporco con i migranti. Linventore del bunga-bunga». La Moratti? «Espressione del berlusconismo». Non basta. «Una Crudelia Demon travestita da Mary Poppins». Milano? Se non ve ne foste accorti «è assediata dalla criminalità, insicura e sporca». Che, detto da uno che arriva a predicare direttamente da Bari, forse suscita almeno una qualche ilarità. «Una città maltrattata da una classe dirigente di cicisbei che mentre sorride prende a braccetto i leghisti». Orrore. «Leghisti che - laveva già detto Vendola e ieri lha ripetuto - gli unici meridionali che amino sono quelli affiliati alla ndrangheta. E il celodurismo di Bossi finisce nel bromuro di Palazzo Chigi». Il ministro Maria Stella Gelmini? «Di quelli che in cattedra vorrebbero mettere Lele Mora e Fabrizio Corona». La famiglia? «Non è il gay pride che la massacra, ma il ministro Giulio Tremonti». Il centrodestra? «Le ambizioni del tempo sono finite in una girandola di deriva pubblicitaria». Poi, «compagni e compagne di Milano», arriva la ricetta dello chef Vendola.
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