Il commento «Fuoriclasse» e i fuoriclasse

Il commento «Fuoriclasse» e i fuoriclasse

Solo buone notizie oggi, sparse in disordine sul taccuino.
Prima buona notizia: il coordinatore metropolitano del Pdl Giorgio Bornacin conferma che Enrico Musso non sarà il candidato del centrodestra a sindaco di Genova. Niente di personale, per carità. Anzi, Musso ha anche dei pregi. Ma credo che essere nominato (non eletto) parlamentare e poi portarsi altrove i voti, sia una delle colpe più gravi. E quindi spazzare via i nostalgici che - anche ai piani alti del Pdl - sospirano: «Ah, signora mia, quando c’era lui...» è comunque una buona notizia.
Seconda buona notizia: i parlamentari liguri del Pdl, tutti insieme, festeggiano i fondi arrivati alla Liguria con il Milleproroghe, grazie all’impegno bipartisan (ma con il voto, di fatto, contrario di Musso, Udc e Pd): 90 milioni per l’alluvione; 150 milioni per la piattaforma di Vado; 80 milioni per il ribaltamento a mare di Fincantieri a Sestri; 30 milioni per il Porto della Spezia. Roba da fuoriclasse. Così come è stato da fuoriclasse il commento di Claudio Burlando, affidato al Giornale. Il governatore ligure, dimostrando nell’occasione grande onestà intellettuale, ha riconosciuto i meriti di governo, Pdl e Lega in questo risultato.
Terza buona notizia: di fronte al lavoro bipartisan per il bene della Liguria, dai nostri lettori continuano ad arrivare parole bellissime. Anzichè urlare per non ottenere nulla, preferiscono la dolcezza dei risultati. Ci ha scritto Paola da Genova: «Se c’è una regione che merita di essere governata bene è proprio la Liguria. Diamoci da fare, i liguri sono pragmatici e seri...Avanti con coraggio per il nostro bene». Sottoscrivo alla virgola.
Quarta buona notizia: in questo quadro, fa piacere vedere la politica che sa dividersi, ma sa anche unirsi, come ha fatto di fronte a un fuoriclasse vero, Roberto Benigni a Sanremo. Non sempre Benigni ha il tocco magico. Stavolta, ce l’aveva, come ha giustamente notato anche Luigi Mascheroni sul Giornale. Così come ce l’aveva quando ha portato Dante al palasport della Fiumara e alla Fiera, secondo me lo spettacolo più bello e commovente mai visto a Genova.

Così come ce l’aveva ne La vita è bella, nei cui titoli di coda Burlando è ringraziato in qualità di ministro dei Trasporti per aver concesso l’utilizzo del treno storico. Titoli di coda che, in mancanza d’altri spunti, lo fanno comunque entrare nella storia. E così il commento burlandiano sul Benigni sanremese vale un po’ di più: (...)

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