In città gli spazi verdi negli ultimi anni stanno aumentando, ad opera per lo più di progettisti illustri, spesso stranieri, come all'Om, a Quarto Oggiaro, a Rubattino.
Parchi che si distinguono da quelli storici perché disegno speciale e originale.
Al Portello, dove c'era l'Alfa Romeo, tra viale De Gasperi e viale Sarca, c'è un parco in ultimazione disegnato dal paesaggista Jencks, che anche in pianura ama modellare il terreno per creare spazi verdi racchiusi e difesi dai rumori del traffico, inclusivi, raccolti e aperti alla residenza, con forme di valore evocativo e simbolico. Così di fronte allo storico Qt8 e alla montagnetta di San Siro ha creato una contromontagnetta, ricavata con i materiali di scavo, (che costa meno accumulare in luogo che rimuovere, come il giardino dei ciliegi alla Bicocca). La forma è a cono geometrico, percorsa da un sentiero bianco che sale a spirale per terminare in sommità a un monumento al Dna, terminale del cammino in ascesa, simbolicamente punto più elevato di un percorso di ricerca. Cono verde ben visibile dal cavalcavia Bacula, da cui chiude però la vista verso il Qt8, e che forma una alta barriera verso viale De Gasperi.
All'interno dello spazio su un altro declivio ci sarà un anfiteatro verde rivolto allo spazio piazza e aiuole circolari intrecciate con più arbusti che alberi.
Sul lato esterno verso viale De Gasperi, all'altezza del primo piano, sono stati posti alti tigli che sei mesi fa sono arrivati dalla Germania a Milano per la settimana dell'ambiente e dopo aver creato un bosco geometrico (magnifico) in piazzetta Reale, sono stati trapiantati qui.
Vista la posizione il nuovo parco sarà collegato pedonalmente al Qt8 oltre il viale, e al giardino del centro commerciale della gioielleria in formazione poco più a monte, secondo un criterio di messa a rete degli spazi verdi che finalmente si sta affermando.
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