Adesso togliete anche il cappello dello Zio Sam. È la sindrome di Michael Moore: lautofustigazione collettiva di un Paese e del suo modo di vivere. Capitan America senza la sua calzamaglia a stelle e strisce è il simbolo di una nazione che crede di dover chiedere scusa a qualcuno. A chi? LAmerica non schiaffeggia i suoi valori per paura di non piacere a qualcuno. Patriottica? Anche alleccesso: nei film, nella musica, nelle bandiere piantate nei giardini, nei loghi delle televisioni del post 11 settembre.
LAmerica era invidiata e adesso si sente invidiosa. Invidiosa dellantiamericanismo. Evidentemente per la prima volta Hollywood guarda al mondo che non la sopporta con lansia di mostrare di essere cambiata: «Ehi, signori europei radical chic che schifate la nostra retorica, guardate abbiamo smesso di credere in noi stessi». Strizzano l'occhio a chi brucia le bandiere degli Stati Uniti sperando di vendere di più: se ci mostriamo meno convinti e più scettici, pensano, piaceremo di più.
Ma lAmerica vera non ha mai voluto piacere. Semplicemente piaceva, perché era tutto quello che molti altri paesi avrebbero voluto essere. Piaceva eccome, allora. Piace eccome. Con gli eccessi, le manie, i folkloristici film patriottici ha fatto sentire americani tutti, compresi quelli che dicono di essere antiamericani, ma non sanno che possono pensare di esserlo solo perché cè lAmerica che glielha permesso. Perché è questa lAmerica: il paese che al cinema ha dato la libertà di scegliere. Ha creato il kolossal, la commedia, il dramma, il cartone animato trasformato in film: ha dato unanima a chi non ce laveva.
Era unarma, il cinema. Molto più delle bombe, lAmerica sè esportata con la normalità della sua vita trasmessa al mondo attraverso gli studios e le produzioni: il cinema ha portato la bandiera a stelle e strisce anche dove quel simbolo era lemblema del nemico.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.