Il commento Il professor Burlando

Leggere un’intervista di Claudio Burlando che, almeno a livello teorico (la pratica, come sappiamo, è tutta un’altra cosa), dice cose giustissime e sembra una lezione di strategia al centrodestra, è qualcosa che fa male, male davvero. Perchè quelle cose piacerebbe che le dicesse il centrodestra. E, soprattutto, piacerebbe che le mettesse in pratica il centrodestra. Poi, ripeto, il pulpito del governatore ligure non è dei più credibili, anzi. Poi, ripeto, la cattedra del prof Burlando è quasi senza titoli. Però, la teoria è perfetta e va detto. E, soprattutto, va traslato e applicato anche al centrodestra.
Tutto nasce dalla scelta di giovedì scorso, azzeccatissima mediaticamente da parte di Burlando, di disertare la direzione nazionale del Partito democratico, dove si discuteva di vicende tutte interne, per passare la giornata fra i lavoratori della Fincantieri negli stabilimenti di Sestri Ponente, di Riva Trigoso e del Muggiano alle prese con il durissimo piano di ristrutturazione aziendale. Scelta che ha procurato decine e decine di messaggi, sms e mail di congratulazioni per Burlando («era dalle elezioni che non ne ricevevo così tanti») e che gli è valsa la bella intervista di Ava Zunino per La Repubblica-Il lavoro.

Un’intervista in cui Burlando, giustamente, sottolinea la «distanza siderale fra la gente e la politica».
L’intervista di Repubblica-Il lavoro, non a caso, è stata rilasciata alla bocciofila di Quarto, dove Burlando è andato a prendersi gli applausi perchè la Regione (...)

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