Il commento Quel monopolio Milano-Roma, così complesso

Il viceministro dei Trasporti ha parlato del monopolio aereo sulla tratta Milano-Roma come di una stortura da eliminare, anche per evitare in futuro giornate come quella di lunedì, segnate da cancellazioni e disagi. Il punto è che la questione non è così semplice. La posizione dominante di Alitalia tra Linate e Fiumicino è consentita per legge e dall’antitrust nazionale e comunitario, in seguito al salvataggio di Alitalia dell’anno scorso, avvenuto anche tramite l’aggregazione con Air One. La società fornisce in proposito dati che evidenziano un generale miglioramento del servizio: da un anno a questa parte il costo medio della tratta sarebbe sceso del 16%, la puntualità aumentata del 90%. Le statistiche, come insegnano in tanti da Trilussa in poi, possono lasciare il tempo che trovano. E magari irritare qualcuno. Ma non è solo questione di dimostrare che anche il «monopolio» può essere efficiente. Il punto è capire se e come ci sia una alternativa a questo «monopolio».
Il rischio è essere banali, perché Alitalia, pur avendo «solo» il 63-65% degli slot di Linate, è di fatto l’unica società che può garantire la copertura di questa tratta. Andare da Milano a Roma in aereo ha senso se l’offerta è assai ampia: da qualche decina di voli al dì in su. Chi arriva vuole partire quasi subito.

Uno o più concorrenti con 2-4 voli non durerebbero molto a lungo. E se ad Alitalia venissero tolti un po’ di slot, le regole per la loro redistribuzione creerebbero proprio quella frammentazione dell’offerta che in apparenza è una buona cosa. Nei fatti probabilmente no.

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