La scelta di Gabriella Mondello fa impressione per il suo passato. Perché lei aveva scelto Forza Italia prima e il Pdl poi. Prima di essere stata scelta da Forza Italia prima e dal Pdl poi, per quella missione impossibile che era la riconquista di Lavagna. Una vera Promessa Sposa per il Tigullio azzurro. La scelta di Giovanni Boitano invece fa più impressione perché lui è stato scelto dal partito, è stato proclamato, non eletto, dirigente. Gli è stato consegnato il partito nella prima provincia della Liguria, gli sono state affidate scelte di sindaci e alleanze nei più importanti comuni del Tigullio. Per Forza Italia prima e per il Pdl poi. Giovanni Boitano lo hanno creato. E infatti adesso tutte le reazioni si concentrano su, anzi contro Gabriella Mondello. Che certo è parlamentare, e i suoi elettori li sta tradendo passando a un partito di opposizione. Che certo è stata anche lei fatta parlamentare dal partito visto che se è alla Camera è grazie al voto blindato senza preferenze, ma che quando i voti si trattava di raccattarli uno per uno sul territorio lei li aveva raccattati e portati a Forza Italia, diventando onorevole per la prima volta.
Gabriella Mondello, da campionessa da telequiz, si è sempre messa in gioco. Lo ha fatto anche stavolta, rimettendo le conseguenze della scelta alla propria coscienza e al rapporto tra lei e gli elettori. La scelta del prescelto, di Boitano è questione che invece attiene alla coscienza di chi lo ha creato, del partito che ha puntato su di lui. Lo stesso partito che alle europee aveva puntato su Susy De Martini, laltra «prof» che ha abbandonato un paio di mesi fa il Pdl. Anche quella fu una scelta del partito, che ha creato un quasi parlamentare europeo, regalandogli decine di migliaia di voti, rendendolo talmente forte da ricambiare la fiducia con insulti e promesse di denunce a scrutini ancora aperti.
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