Commercianti ed edicolanti a lezione di judo

(...) Con il prossimo bando, invece, entrerà in vigore l’accordo siglato il 17 novembre 2006 dal sindaco e le nove sigle sindacali della categoria, che impone ai circa mille taxi non collegati alle sei centrali radio di installare gli impianti Gps. Per adesso, dunque, la scelta è libera. Chi farà ricorso a modelli avanzati di videosorveglianza potrà, in qualunque momento, accendere le telecamere. Le immagini saranno guardate in diretta dagli istituti di vigilanza privata autorizzati dalla questura, con i quali gli stessi tassisti avranno firmato una convenzione. E resteranno a disposizione della magistratura per una settimana. «Questa iniziativa - continua De Corato - permette un salto di qualità in chiave di sicurezza per le auto pubbliche.
I taxi saranno monitorati non soltanto se si trovano a Milano e nell’hinterland, ma anche se si spostano in altre città italiane ed europee. Senza essere soggetti al controllo dell’amministrazione». Le domande pervenute dal 4 febbraio - primo giorno del bando che scadrà il 15 luglio - sono 35. Alcuni tassisti stanno già sperimentando alcuni sistemi. Fra loro Claudio. «Ho subito una rapina sei anni fa - racconta -.

Nel 2007 i casi accertati sono stati 67. Questa iniziativa per noi è molto importante. Il sistema viene montato in quattro ore e, una volta installato, viene attivato col piede attraverso un pulsante a fianco della frizione».

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