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Commesse donne per vendere lingerie

In Arabia Saudita cade il divieto: non saranno più gli uomini a vendere tanga e reggicalze. E nei Paesi islamici c’è il boom della lingerie: a ruba il reggiseno che strizzato suona una canzoncina romantica

Commesse donne per vendere lingerie

Sotto il chador tutto E ora finalmente anche le donne dell’Arabia Saudita potranno acquistare slip, reggiseni e reggicalze da una commessa donna. Sì perché fino a oggi tutto questo, in nome dell’Islam, era assolutamente proibito. Con i negozi di lingerie presidiati da baffuti uomini tutti intenti a servire le clienti che anche in quei Paesi diventano sempre più esigenti. Non che in passato non lo siano state, visto che i dati hanno da sempre collocato l’industria della biancheria sexy piuttosto in alto nella graduatoria. A dimostrazione che al di là delle apparenze e dei divieti, in camera da letto a farla da padrone è sempre il desiderio. E che le mille e una notte degli amanti mediorientali sono sempre e comunque bollenti. L’ultima moda? Conchiglie per decorare i perizoma, noci di cocco sul reggiseno per “arrotondare” le forme o il modello che puoi strizzare sulle coppe, proprio dov’è ricamato in arabo un “ti amo”, facendo partire la registrazione di una romantica canzoncina. Ma ad andare forte sono anche le classiche calze velatissime, quelle a rete, i tanga minuscoli e le guepierre con rosellina rossa cucita proprio lì. Simbolo un po’ blasfemo del sacrificio e da acquistare magari per la prima notte di nozze. Quando, dicono gli esperti, madri solerti regalano alle promesse spose anche trenta diversi completini intimi per solleticare le fantasie dei mariti.

Tutto terribilmente fetish
Una moda destinata a prender sempre più piede, oggi che le donne dell’Arabia Saudita non avranno più nemmeno l’imbarazzo di dover confessare i desideri proibiti di mariti e amanti ad arcigni commessi maschi. Il capo della polizia religiosa saudita, come si legge nei giornali locali, ha infatti autorizzato i negozi di biancheria intima per donne ad impiegare personale femminile, più adatto a dare suggerimenti alle clienti. Finora gli ambienti religiosi dell’ultra-conservatrice Arabia Saudita si erano opposti all’impiego di donne nei centri commerciali, per non violare la rigida separazione dei sessi vigente. Questa però già non era applicata tra commessi uomini e clienti donne.

Corano e lambada Parità raggiunta? Nemmeno per sogno, perché Sheikh Ibrahim al-Gaith, presidente della Commissione per la diffusione della virtù e la prevenzione del vizio, ha dato il suo placet all’impiego di personale femminile nei negozi di lingerie solo se collocati in centri commerciali per sole donne, in modo da evitare che le commesse possano trattare con clienti di sesso maschile. La loro vendetta? In camera da letto. Al momento di sollevare veli e impenetrabili tuniche. E di mostrare magari reggiseno d’oro lamè con giarrettiere, calze e tanga in tinta. Per farne che? Magari ballare la lambada di fronte al marito. E i precetti religiosi? . Blasfemia? Assolutamente no. In una sura è il Corano a dire che le mogli devono danzare per il marito.

Quando e come vuole lui.

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