Como Via il muro, barriere mobili e trasparenti per il lungolago

Il contestato muro che impedisce la vista del lago a Como sarà demolito entro febbraio. Al posto della costruzione messa come misura anti-esondazione saranno installate delle barriere mobili trasparenti. Il nuovo progetto per il lungolago di Como è stato illustrato questo pomeriggio nella sede della Regione dal presidente Roberto Formigoni e dall’assessore regionale al Territorio Davide Boni, assieme al sindaco di Como Stefano Bruni e al presidente della Provincia lariana Leonardo Carioni. «Siamo in grado, insieme, di presentare un progetto che unisce sicurezza contro il rischio di esondazioni e valorizzazione del lungolago - ha spiegato Formigoni - sappiamo che le opere precedenti sono state oggetto di numerose discussioni, ora oltre a risolvere la questione del muro, apporteremo delle migliorie».
La nuova struttura anti-esondazione sarà costituita da barriere mobili in parte automatiche (300 metri) e in parte manuali (400 metri). I lavori, dopo l’approvazione definitiva del progetto prevista per fine anno, dovrebbero iniziare entro febbraio e la conclusione del primo lotto è prevista entro l’estate. «Per le nuove opere di miglioramento - ha precisato Formigoni - Regione Lombardia mette 2,1 milioni di euro, 1,6 milioni sono invece per i nuovi pontili. Ciò si aggiunge agli stanziamenti precedenti e quindi in totale sono oltre 17 i milioni di euro che Regione Lombardia investe per la messa in sicurezza del Lago di Como e per l’arredo urbano».


Sottolineando che i costi per l’abbattimento del muro saranno a carico della società che sta eseguendo le opere, Formigoni ha poi annunciato un concorso internazionale di idee per l’arredo urbano della zona. «È girata per il mondo un’immagine negativa di Como, con il muro, ora con questo concorso manderemo in giro per il mondo un’immagine positiva».

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